Prezzi a Lecco: rincari su carne e uova, benzina e gasolio meno cari

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pompe di benzinaLECCO – Inflazione in crescita a Lecco: nel mese di agosto si assiste infatti all’aumento della variazione congiunturale (rispetto al mese precedente) che si attesta allo 0,4% ma anche alla diminuzione di quella tendenziale (rispetto all’anno precedente) che passa dallo 0,6% allo 0,2%. I dati sono stati elaborati dell’Ufficio Statistica del Comune di Lecco.

Nel mese di agosto, a livello nazionale e prendendo in considerazione solo le città di cui si conosce il dato provvisorio, la classifica in ordine crescente delle variazioni annuali vede in testa Vicenza (-0,7%). L’ultimo posto è nuovamente confermato da Bolzano (+0,7%) A livello lombardo quasi tutte le città registrano una variazione di segno più, solo Brescia rileva -0.1%. Lecco si pone a metà classifica (0,2%).

Questi i prodotti, a rilevazione locale e non centralizzata, che hanno avuto le peggiori variazioni a Lecco e quelli che hanno registrato, invece, le migliori diminuzioni di prezzo rispetto al mese precedente:

prezzi agosto 2015

– Alimentari e bevande analcoliche (+0,6%; +1,1%). Aumento di oltre mezzo punto per la divisione alimentari che amplifica leggermente la crescita a livello annuale pari a 0,9 punti nel mese scorso. Il confronto con i valori di agosto 2014 evidenzia un valore leggermente inferiore per il dato mensile (+0,5%) e nettamente inferiore per quello annuale (+0,6%).

Leggera variazione di segno più per la classe “pane e cereali” (+0,1%). Si segnala ancora una volta l’aumento del riso e della pasta di semola di grano duro, i cui prezzi da inizio anno hanno registrato, rispettivamente, un incremento di quasi 6 punti e di oltre 7 punti. Si segnala l’aumento del pane (già aumentato leggermente nei mesi scorsi). Più consistenti le variazioni di segno meno (sia numericamente che per intensità), ma i prodotti a cui sono legate hanno un peso inferiore a quelli di cui sopra.

Contrazione delle “carni” (-0,3%). La classe amplifica la distanza in negativo dall’indice base. Molteplici prodotti segnalano variazioni di prezzo (anche di intensità elevate). Le variazioni di segno più maggiori sono registrate da carne fresca suino senz’osso e bresaola, quelle di segno meno da coniglio fresco e da carne fresca bovino adulto, secondo taglio.

Continua la contrazione della classe “latte, formaggi e uova” (-0,3%) il cui indice si attesta a circa un punto e mezzo sotto il livello base. Aumentano il latte a lunga conservazione e qualche formaggio: quello stagionato di produzione locale, quello grattugiato in confezione e quello fuso in scatola; ma diminuiscono fior di latte, formaggio spalmabile in confezione e panna da cucina.

Nonostante la correzione al ribasso di mezzo punto della classe “olii e grassi” l’indice della stessa rimane il più alto nella divisine degli alimentari (106,3). L’olio di oliva aumenta di oltre due punti e quello extra vergine di oliva diminuisce di quasi un punto, gli indici dei due olii sono comunque molto alti (113,30 e 111,6 rispettivamente). Di segno opposto la tendenza degli altri due olii rilevati (mais e di semi di girasole) che continuano a calare di prezzo e sono decisamente sotto il prezzo base.

Segno più per la classe “zucchero e confetture, cioccolato e dolciumi” (+0,1%). Aumentano il miele, la confettura di frutta e il cioccolato in tavolette e le caramelle; diminuiscono l’ovetto di cioccolata e la vaschetta di gelato, che comunque risulta aumentata di oltre 3 punti da inizio anno.

Prosegue, anche se in misura più contenuta rispetto al mese scorso, l’aumento per la classe “caffè, te’ e cacao” (+0,4%).

Balzo in avanti della “Frutta” (+6,9%) che brucia la diminuzione del mese precedente e porta l’indice leggermente sopra al livello base. Quasi tutti i prodotti registrano variazioni di prezzo, ma le più alte interessano i prodotti che nei mesi scorsi avevano registrato forti contrazioni. Abbastanza importante la variazione dei limoni, già in forte aumento negli ultimi mesi dell’anno scorso (aumento in parte recuperato dalla diminuzione nel corso del 2015), ma nuovamente in aumento in questi ultimi mesi, tanto che nel mese di agosto l’indice ha raggiunto quota 117.

Aumento molto più contenuto quello dei “Vegetali” (+1,1%) che permangono sotto i livello base. Pochissimi i prodotti con prezzo identico a quello del mese di luglio. Tra i prodotti con variazione in aumento superiore al 10% si segnalano i fagiolini e le zucchine; di contro si assiste al calo dei pomodori da sugo.

Non si arresta l’aumento della classe “prodotti ittici” che registra una variazione del +’1,2% che porta l’indice della classe a raggiungere i 107 punti ed è uno dei più alti della divisione degli alimentari. Quasi tutti i prodotti segnalano un aumento; diminuzione di prezzo per molluschi e pesce fresco di mare di pescata.

Per la classe “Acque minerali, bevande analcoliche” si segnala ancora una leggera contrazione dell’indice (-0,1%). I prodotti della classe hanno il prezzo inferiore a quello di dicembre 2014, solo acqua minerale e aranciata risultano leggermente più care.

L’indice della classe “Prodotti alimentari n.c.a.” aumenta di mezzo punto, ma l’aumento da inizio anno è di poco meno dell’1%. Forte aumento degli omogeneizzati di carne che recupera totalmente la diminuzione del mese di luglio.

– Bevande alcoliche e tabacchi (nulla; + 2,1%). La divisione in esame, stabile rispetto al mese di luglio, è interessata dalla contrazione della classe delle “birre” (-0,7%) (diminuisce sia quella estera che quella nazionale). Le altre classi “alcolici” e “vini” non registrano alcun movimento. Anche i “tabacchi” risultano stabili.

Abbigliamento e calzature (+0,1%; +0,8%). Divisione interessata ad un leggero aumento dell’indice sia rispetto al mese precedente che a livello tendenziale. I prodotti rilevati nella classe “indumenti” risultano tutti stabili ad eccezione di intimo uomo con segno più e calze bambino che invece registra un segno meno. La classe “Altri articoli di abbigliamento e accessori” aumenta di poco meno di un punto e mezzo a causa del segno più per casco per motociclista e della cravatta. In espansione anche la classe “scarpe ed altre calzature” (+0,3%) a causa dell’aumento delle scarpe da ginnastica (sia uomo che bambino). Stabili le classi: “Servizi di lavanderia, riparazione e noleggio abiti” e “Riparazioni e noleggio calzature”.

Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,1%; +2,4%). Dopo la forte variazione in aumento del mese scorso, la divisione in oggetto nel mese di agosto risulta stabile e pochissimi prodotti registrano delle variazioni di prezzo. Ancora un aumento per spese condominiali (già in aumento i mesi precedenti e il cui indice si attesta a 108). Diminuzione abbastanza consistente per gasolio da riscaldamento che risulta in contrazione di quasi 10 punti rispetto al prezzo base di dicembre 2010 e più contenuta per combustibile solido, che invece risulta essere più caro del 5% sempre rispetto al prezzo base.

– Mobili, articoli di arredamento, servizi per la casa (-0,2; +0,4%). Leggera flessione dei prezzi rispetto al mese precedente. Stabili i ¾ dei prodotti rilevati e quelli che registrano una variazione di prezzo sono concentrati in 5 classi sulle 12 appartenenti al la divisione. Variazione di segno più di quasi un punto per “piccoli utensili ed accessori” a causa dell’aumento del cacciavite e della pila elettrica; più contenuto l’aumento dei “Beni non durevoli per la casa” dove si segnala il segno più per il detersivo per il bucato a mano, per quello della biancheria delicata e per l’ammorbidente. Variazioni a ribasso, invece, nella classe “Mobili e Arredi”, che registra una contrazione di quasi mezzo punto percentuale: si evidenziano l’aumento abbastanza consistente del tavolo da cucina, e quello più contenuto della sedia da cucina e del tavolo per soggiorno, di contro la forte contrazione della componente per il lavello da cucina e della sedia per soggiorno. Altre classi con prodotti in variazione sono quella dei “Grandi apparecchi domestici elettrici e non” (-0,6%) che è interessata dal calo della lavatrice e dell’apparecchio domestico per la cottura cibi, e la classe “Cristalleria, stoviglie e utensili domestici” che registra una flessione di 4 decimi di punto e vede l’aumento del biberon e della caffettiera e la diminuzione del contenitore per frigo e della bacinella.

– Servizi sanitari e spese per la salute (+0,1; +0,9%). Stabile la divisione in esame, che risulta caratterizzata da un leggero aumento dei “prodotti farmaceutici “ (+0,1%) e in particolar modo per i medicinali di fascia C. Hanno la stessa intensità anche l’aumento degli “Altri prodotti medicali” e delle “Attrezzature ed apparecchi terapeutici” caratterizzati dall’aumento del cerotto e dalla diminuzione del profilattico il primo e dall’aumento della lente da vista e degli apparecchi sanitari il secondo. Stabili tutte le classi riferite ai servizi sanitari (medici, dentistici, paramedici ecc).

– Trasporti (+1,2%; -2,8%). Ancora una forte variazione di segno più a livello mensile, anche se la variazione da inizio anno non è delle più alte, così come la variazione dall’anno base (anno 2010 che si attesta a 16 punti). La variazione annuale, invece, continua ad essere di segno meno e si attesta a quasi tre punti. Per quanto riguarda i mezzi di trasposto, si assiste alla leggera contrazione della classe “Automobili”, che nei mesi scorsi è stata caratterizzata da continui aumenti, e all’aumento di mezzo punto delle classi “Motocicli e ciclomotori” e “altri servizi relativi ai mezzi di trasporto privati” dove si segnala l’aumento consistente del noleggio degli stessi che da inizio anno ha incrementato i prezzo di oltre il 30%, ma che è un prodotto che in estate è soggetto ad una forte variazione.

Consistente variazione di segno meno per i “carburanti” (-3,1%), di seguito le variazioni registrate: benzina verde -3,1% (variazione da inizio anno nulla) ; gasolio per auto -4,1% (variazione da inizio anno quasi 7 punti); gas GPL -0,4% (variazione da inizio anno -12%); olio motore (+0,1%) e stabile il gas metano per autotrazione (variazione da inizio anno nulla) e l’olio motore (variazione da inizio anno1%).

– Comunicazioni (+1,9%; -1%). Forte variazione congiunturale di segno più (la più intensa tra le 12 divisioni). La variazione mensile che da inizio anno è sempre stata interessata al calo dei prezzi, nel mese in esame ha invertito la marcia, anche se, nonostante il forte balzo in avanti appena registrato, l’indice permane sotto il livello base ( pari a 98). L’indice a base 2010 della divisione si porta a quota 81,7 e il calo di questi cinque anni è ancora molto forte. I “servizi postali” sono stabili e nessuno dei prodotti rilevati presenta variazioni di prezzo. Aumentano invece la classe degli “apparecchi telefonici e telefax” (+2,9%) da imputare alla variazione di segno più di apparecchi per la telefonia fissa e smartphone (i cellulari diminuiscono) e, in maniera più contenuta aumenta anche la classe dei “servizi di telefonia e di telefax” (+1,8%) a causa del segno più dei servizi di telefonia mobile e dei servizi internet su rete mobile.

– Ricreazione, spettacoli, cultura (+0,6%; +1,2%). Aumento di mezzo punto rispetto al mese di luglio in quanto interessata alla rilevazione di parecchi prodotti a carattere stagionale. La classe con la maggiore variazione dell’indice è quella dei “pacchetti vacanza” che fa registrare un aumento di 9 punti (la variazione è da imputare in particolar modo a quelli nazionali), l’aumento cumulato da inizio anno è di oltre 16 punti. La classe in questione è anche la maggior artefice della variazione della divisione dato il suo forte peso; il secondo in ordine decrescente. Quasi tutte le altre classi della divisione sono stabili. Le classi invece con la più alta variazione di ribasso sono quelle dei “supporti di registrazione” e dei “giochi, giocattoli e hobby” che registrano entrambe una calo di oltre 5 punti.

– Istruzione (nulla; +1,4%). Nessuna variazione dei prodotti rilevati appartenenti alla divisione in oggetto, divisione interessata dall’aumento in termini tendenziali.

– Servizi ricettivi e di ristorazione (+0,2; -0,6%). Leggero aumento congiunturale. I “Servizi di alloggio” (+0,8%) registrano un aumento da imputare al campeggio, all’agriturismo e in maniera più contenuta alla camera di albergo (i tre prodotti da inizio anno hanno registrato rispettivamente le seguenti variazioni +48%; +23% e +12%). Leggera contrazione della classe “Ristoranti, bar e simili” a causa del forte calo della pizza al taglio, e in parte al pollo allo spiedo, in controtendenza il pasto al fast-food, che aumenta leggermente.

– Altri beni e servizi (nulla; -0,1%). Stabile la divisione in oggetto. Diminuzione per la classe “Apparecchi elettrici per la cura della persona” (-0,7%) interessata dalla contrazione di prezzo del taglia capelli o regola barba, e più contenuta quella della classe “altri apparecchi non elettrici, articoli e prodotti per la cura della persona” (-0,2%) dove aumenta il prezzo del filo interdentale e del gel per capelli, ma diminuiscono i rasoi e i loro ricambi, bagno doccia/schiuma, la crema per i corpo e lo smalto per le unghie, quest’ultimo in maniera consistente. Anche la classe “altri effetti personali” segnala una riduzione di prezzo (-0,2%) ed è interessata dalla leggera diminuzione della valigia e da quella più consistente del passeggino nonchè dall’aumento abbastanza sostenuto della ricarica della sigaretta elettronica e di quello più contenuto degli altri articoli per fumatori. Stabili tutte le altre classi della divisione.