Prezzi al consumo, a Lecco aumentano soprattutto finocchi e pentole

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finocchioLECCO – Nel mese di maggio 2014 l’inflazione a Lecco conferma il valore di aprile e resta negativa (-0,2%). Nulla la variazione congiunturale dell’indice dei prezzi. A livello nazionale le variazioni sono di segno opposto, infatti l’indice dei prezzi aumenta di mezzo punto rispetto a quello di maggio 2013 e diminuisce di un decimo di punto rispetto a quello di aprile 2014. Il differenziale tra i due indici si riduce di un decimo di punto e risulta pari a 1,2: nic italia 107,5; nic lecco 106,3.

Il confronto a livello regionale, solo con le città che fanno anticipazione e di cui si conoscono già i valori provvisori, evidenzia che solo la città di Lecco registra inflazione negativa: Bergamo e Varese hanno una variazione annua nulla; Como e Milano registrano una variazione positiva di due decimi di punto; Brescia inflazione pari a mezzo punto e per finire il valore più alto è di Cremona (+ 0,7%). Tutte le variazioni registrate sono comunque inferiori a quelle del mese scorso (ad eccezione di Varese che invece è aumentata).

Diverso lo stesso confronto con la variazione rispetto al mese precedente, dove tutte le città lombarde registrano una variazione negativa ad esclusione di Lecco (variazione nulla). La variazione più bassa è quella di Bergamo (-0,4%) seguita dalla variazione di Milano (-0,3%).

La classifica nazionale delle variazioni annuali vede Lecco al 1° posto seguita da Novara, Verona e Grosseto (-0,1%): la metà delle città riportano inflazione pari o superiore al mezzo punto percentuale, Modena e Bolzano addirittura dell’1% e dell’1,1% rispettivamente.

Il confronto con le variazioni congiunturali mostra Lecco in 26esima posizione (insieme ad altre 4 città). In cima alla graduatoria si collocano Catanzaro e Ancona con una variazione negativa (-0,1%). La variazione più consistente è stata registrata anche per questo mese da Venezia (+0,5%), preceduta da Modena (+0,3%). Queste ultime due città, nella classifica delle variazioni annuali si trovano esattamente alla 15-esima posizione (+0,4%) e alla penultima posizione (+1,1%) (allegato: tav. 1).

Di seguito viene riportato un breve commento sulle variazioni degli indici dei prezzi al consumo, registrate nel territorio locale, con riferimento al mese di maggio 2014.

Questi i prodotti, a rilevazione locale e non centralizzata, che hanno avuto le peggiori variazioni e quelli che hanno registrato, invece, le migliori diminuzioni di prezzo rispetto al mese precedente:

I PEGGIORI TRE
Pentola con coperchio + 16,5%
Grappa + 9,7%
Aranciata + 7,4%

I PEGGIORI TRE (ortofrutta + ittici)
Finocchi + 19,2%
Patate + 16,8%
Pere + 13,7%

I MIGLIORI TRE
Formaggio grattugiato in conf. – 6,9%
Giacca uomo – 4,9%
Trapunta imbottita – 4,4%

I MIGLIORI TRE (ortofrutta + ittici)
Fragole – 15,3%
Asparagi – 13,4%
Pomodori da insalata – 12,4%

CARBURANTI
Gasolio per auto nulla
Benzina verde + 0,7%
Gas GPL – 0,6%

In dettaglio, l’analisi per capitoli suggerisce le seguenti considerazioni (in parentesi sono indicate la variazione congiunturale e la variazione tendenziale dell’indice dell’intera divisione di spesa):

Alimentari e bevande analcoliche (+ 0,1%; – 0,6%). Dopo tre mesi di flessione per i prezzi dei beni appartenenti alla divisione, un primo segnale di inversione di rotta che però non è sufficiente a portare la variazione annuale ad un valore positivo. L’indice della divisione si attesta a 109,2 e il differenziale con quello nazionale, nonostante una progressiva diminuzione nei primi mesi dell’anno, ora staziona intorno al punto e mezzo (107,9 è l’indice medio nazionale). La classe “pane e cereali” segna una variazione di +0,1%, e l’indice è ormai prossimo a quello base. I prodotti della classe che segnano variazioni di segno più sono quelli che nei mesi precedenti hanno registrato variazioni di prezzo in diminuzione. La merenda preconfezionata segna l’aumento più consistente (circa 3%), ma il prezzo torna ad essere quello di dicembre 2013. Ancora una riduzione di prezzo per i biscotti frollini che, rispetto ai prodotti della classe in esame, registra la maggiore variazione di segno meno e il cui indice di prezzo permane inferiore a quello base. Contrazione dell’indice della classe “carni” (-0,2%), la stessa, sommata a quelle registrate nei mesi scorsi porta l’indice a 97, pertanto 3 punti in meno rispetto a quello di dicembre 2013. All’interno della classe petto di pollo e carne ovina o caprina diminuiscono di oltre 3 punti (il calo del primo tra l’altro è da imputare ad un forte calo in un esercizio che si contrappone agli aumenti registrati in altri punti di rilevazione). Da sottolineare anche l’aumento del coniglio fresco anche se il prezzo rimane inferiore a quello di riferimento di quasi 15 punti. Variazione con segno meno per i prodotti della classe “latte, formaggi e uova” (-0,2%). Leggero recupero del prezzo del latte a lunga conservazione che era calato molto il mese di aprile. Forte diminuzione per formaggio grattugiato in confezione (- 7%); il calo è conseguenza del quarto mese di sconto consecutivo. Calano anche ricotta (recupera l’aumento del mese di aprile) e sottilette (l’indice del prodotto è inferiore a quello base di due punti). Calo di un decimo di punto per “olii e grassi”. La riduzione di prezzo dell’olio di semi di girasole e dell’olio di mais è più forte dell’aumento di olio di oliva (sia extra vergine che normale). La classe “zucchero e confetture, cioccolato e dolciumi” registra una variazione in diminuzione di quasi un punto. La diminuzione del gelato multi pack riduce il forte aumento registrato il mese scorso. Forte diminuzione della classe “caffè, tè e cacao” (-2,9%), da imputare principalmente alla contrazione del caffè tostato (quasi 5 punti percentuali; quarto mese di sconto). Prima variazione dell’anno di segno più della “Frutta” (+1,4%). Il 65% dei prodotti rilevati (compresi quelli soggetti a stima perché fuori stagione) registra variazioni in aumento. Consistente la variazione positiva delle pere, altrettanto consistente quella in calo delle fragole. I “Vegetali” registrano una certa stabilità; all’interno della classe, a livello numerico, i prodotti che aumentano pareggiano quelli che diminuiscono. Forte aumento di prezzo per le patate da imputare principalmente alla varietà “patate novelle”. L’indice della classe “prodotti ittici” registra un aumento di quasi 2 punti da imputare principalmente alla variazione del pesce fresco di mare di pescata e ai molluschi freschi. L’indice globale si porta a quota 105. L’indice di prezzo della classe “Acque minerali, bevande analcoliche” registra ancora un aumento (+0,8%) e l’indice si attesta a 103. Segno più per le bibite (aranciata +7,4% il cui indice si porta a quota 121; thè in bottiglia (+2,1% e l’indice raggiunge quota 112) e integratore energetico (+7%, con un indice di 103). Diminuzione dell’acqua minerale in bottiglia che cumulata ai cali dei mesi precedenti porta l’indice a 97; se il calo del 2014 si somma a quello del 2013 risulta pari al 6%.

– Bevande alcoliche e tabacchi (+ 0,3%; – 0,1%). Variazione congiunturale da imputare agli alcolici (grappa e amaro) e con minore intensità all’aumento delle birre; i “tabacchi” non registrano variazioni.

– Abbigliamento e calzature (+ 0,4%; + 0,1%). Ancora segno più per i prodotti della divisione. Nell’abbigliamento donna sono molteplici i prodotti che registrano variazioni (aumento per giacca, abito e slip; diminuzione per maglia sottogiacca, camicia, t-shirt, reggiseno e pigiama). Più stabili i prodotti dell’abbigliamento uomo e bambino. Nelle calzature si evidenzia l’aumento dei sandali donna che aggiunto a quello già registrato nel mese scorso porta l’indice di prodotto a quota 111.

– Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 0,2%; – 3%). Aumento delle spese condominiali e della rubinetteria (entrambe +1,4%); aumento di quasi un punto percentuale della tariffa dell’elettricista. Diminuzione della manutenzione caldaia.

– Mobili, articoli di arredamento, servizi per la casa (+ 0,2%; +0,9%). Stabili il 50% dei prodotti rilevati; tra quelli che subiscono variazione, il 70% registra un prezzo maggiore rispetto a quello del mese di aprile. Nella classe “mobili e arredi” si registrano minime variazioni di segno più per mobile e specchio da bagno; sedia per cucina e lettino per bambino. La classe “articoli tessili per la casa” registra un aumento di quasi mezzo punto percentuale (piumino da letto, tovaglia e asciugamano recuperano parte della diminuzione registrata nei mesi precedenti e tutti e tre gli indici di prezzo si attestano ad un livello inferiore a quello base). Negli “apparecchi domestici elettrici e non”, si evidenzia l’aumento del frigo freezer e del climatizzatore; diminuzione abbastanza significativa per apparecchio domestico per la cottura cibi (- 2,5%). Nella classe “piccoli elettrodomestici” che registra un aumento di mezzo punto si registra la variazione con segno più per ferro da stiro e macchina da caffè in cialde/capsule. Anche il servizio di riparazione elettrodomestico aumenta di oltre un punto. Forte aumento dell’indice della classe “cristalleria, stoviglie e utensili domestici” (+3,1%); in evidenza la variazione di prezzo della pentola con coperchio (+16,5%) e la diminuzione della padella (-3,4%).

– Servizi sanitari e spese per la salute (nulla;+ 2,4%). La classe “altri prodotti medicali” registra una contrazione di mezzo punto percentuale e all’interno della stessa si segnala la diminuzione del disinfettante, contrapposta all’aumento del termometro e della siringa di plastica.

– Trasporti (- 1%; + 1,4%). Diminuzione congiunturale della divisione che rallenta la crescita su base annua riportando l’indice a 114, valore che risulta comunque essere di quasi un punto percentuale e mezzo più alto rispetto all’indice di maggio 2013. Leggero aumento per i “carburanti e lubrificanti”: non si registrano variazioni per il gasolio e per l’olio motore, variazione in aumento per la benzina verde (+0,7%), mentre continua, anche se in percentuale inferiore, il calo del gas GPL (-0,6%) il cui indice si attesta a 90. Il prezzo del trasporto aereo passeggeri sia nazionale, che europeo e intercontinentale recupera l’aumento dello scorso mese dovuto al periodo di festività, e registra cali rispettivamente del -8,1%, – 16,2%. -20,3%. Diminuzione anche per il trasporto marittimo (-3,1%). Aumento di 5 punti percentuali per il noleggio dei mezzi di trasporto, legato alla stagionalità. I “servizi di riparazione e manutenzione mezzi privati” segnano una variazione di segno più di quasi un punto percentuale: aumentano i servizi del carrozziere (sostituzione e verniciatura portiera e sostituzione paraurti anteriore) e le riparazioni auto (sostituzione pattini freni e sostituzione cinghia alternatore).

– Comunicazioni (-0,6%; -9,8%). Il mese di maggio è caratterizzato da una variazione mensile di segno meno, dopo il valore in controtendenza registrato lo scorso mese. L’indice dell’intera divisione (base dicembre 2010) è pari a 83,3; tale valore indica una riduzione di quasi venti punti in tre anni e mezzo. All’interno della divisione si evidenzia la variazione in aumento per i telefoni cellulari (+3,3%), diminuzione invece, per i servizi di telefonia mobile (-2,4%) e apparecchi per telefonia fissa (-1,8%).

– Ricreazione, spettacoli, cultura (-0,3;+0,9%). Ancora una variazione di segno meno per l’indice della divisione, lo stesso con quest’ultima contrazione brucia i leggeri aumenti registrati a inizio anno. Gli “apparecchi di ricezione, registrazione e riproduzione di suoni e immagini” registrano un aumento di 3 decimi di punto, ma l’indice della classe rimane abbondantemente sotto quello base; gli “apparecchi fotografici e strumenti ottici” calano ancora leggermente; e calano pure gli “apparecchi per il trattamento dell’informazione” a causa principalmente della contrazione del prezzo del computer desktop (-5 punti) e della stampante (-2,4%), quest’ultima recupera parzialmente l’aumento registrato durante i primi mesi dell’anno. I “supporti di registrazione”, dopo l’aumento di aprile, segnano a maggio, una riduzione di quasi 5 punti. Gli “articoli sportivi, per campeggio e attività ricreative all’aperto” aumentano di quasi due punti. Aumento per l’indice di prezzo di “articoli di cartoleria e materiale da disegno” (+1,4%) che sommato all’aumento di aprile porta l’indice a superare quota 102, nella classe si segnalano gli aumenti generalizzati per carta, quadernone e articoli da disegno. I “pacchetti vacanza” segnano una riduzione di oltre 3 punti da legare soprattutto al calo di quelli internazionali.

– Istruzione (nulla). Nessuna variazione da segnalare.

– Servizi ricettivi e di ristorazione (+1,1%; +1,2%). Variazione di segno più di quasi quattro punti per i “servizi di alloggio” (camera albergo, agriturismo e campeggio), aumenta il prezzo del gelato artigianale (+3,4%).

– Altri beni e servizi (0,1; -1,6%). Leggera variazione in aumento rispetto al mese di aprile (+0,1%), la variazione annuale, invece, permane in territorio negativo. Da segnalare la variazione in diminuzione per gli occhiali da sole e della borsa da lavoro (entrambi gli articoli registrano il calo come conseguenza del prezzo in promozione da più mesi). Le assicurazioni sui mezzi di trasporto segnano una riduzione di prezzo (la rilevazione prevede la registrazione del prezzo per più profili, gli stessi sono stabili ad eccezione di quello legato alla permanenza in classe prima combinata alla non incidentalità superiore ai cinque anni che prevede tariffe sempre più vantaggiose). Da segnalare l’aumento dei servizi cimiteriali di oltre 2 punti percentuali, lo stesso è da imputare esclusivamente alle tariffe comunali (+5%) mentre il costo del servizio delle agenzie non subisce alcuna variazione.