Ricerca e imprese: “Lecco una palestra per sperimentare”

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LECCO – “Spero di avere tante altre Lecco in Italia e portare il modello che qui abbiamo costruito”. E’ entusiasta il presidente del CNR, il prof. Luigi Nicolais, parlando della sinergia che si è realizzata negli ultimi anni tra l’ente di ricerca, il Politecnico, le istituzioni e l’industria del territorio.

Luigi Nicolais
Luigi Nicolais

L’ultimo esempio è “Business To Research@Lecco”, il nuovo progetto lanciato da UniverLecco per “intrecciare” il futuro dell’innovazione sempre più richiesta dalle imprese con il mondo della ricerca. Ben 40 aziende, più di 80 ricercatori e 100 incontri:  sono i numeri del progetto lanciato venerdì al nuovo Campus, in una gremitissima sala conferenze, e coronato dall’incontro con i rappresentanti delle aziende lecchesi.

“E’ necessario pensare ad una nuova industrializzazione che metta al primo punto la conoscenza. Le imprese hanno la necessità di competere in un mercato globale e di riempire di conoscenza i loro prodotti – ha sottolineato Nicolais – il CNR ha invece bisogno di stringere i rapporti con l’università e di parlare con le imprese”.

Un grande passo a Lecco è stato fatto con l’apertura del nuovo campus che avrà accanto la sede del CNR, la cui ultimazione potrebbe avvenire nel 2015. “Ricercatori del CNR e quelli dell’università non saranno più distinguibili” ha sottolineato Nicolais auspicando “un piano speciale” per l’assunzione di nuovi ricercatori da parte del Governo.

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“Si potrà tornare ad innovare in Italia se saremo capaci di mettere a sistema le risorse destinate alla ricerca. Qui ci stiamo provando – ha ribadito il rettore del Politecnico , Giovanni Azzone – l’impegno del territorio c’è ma serve che la Regione spinga sul Governo affinché la sperimentazione di zone franche sia possibile laddove ci sono risultati”.

Mario Melazzini
Mario Melazzini

Un concetto caro anche al presidente della Camera di Commercio, Vico Valassi: “Come territorio ci proponiamo ad essere partner privilegiato per iniziative che guardano a innovazione ed Expo – spiega Valassi – conoscenze e persone sono il vero tesoro e da noi non mancano insieme ad un sistema virtuoso che pochi possono vantare”.

Sul fronte delle risorse c’è il bando europeo Horizont 2020 e gli 80 miliardi messi a disposizione dall’Unione per la ricerca e anche Lecco cercherà di portarsi a casa la sua parte. Nel frattempo l’assessore regionale Mario Melazzini ha annunciato l’obiettivo della Giunta Maroni di alzare dagli attuali 4 miliardi ai 10 miliardi di euro la quota (1,6% del PIL) destinato alla ricerca e di creare un apposito fondo regionale.

“Non c’è crescita e rilancio senza investimenti sulla ricerca e Regione Lombardia ci crede – ha sottolineato Melazzini – Lecco è una palestra in cui sperimentare, credere e investire, ma questi non devono rimanere progetti. Serve anche la forza per concretizzarli”.

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