Sciopero in Rodacciai, continua la protesta contro i nuovi orari di lavoro

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Cambiati i turni per i lavoratori del magazzino, la Uilm indice lo sciopero

Azzaro: “Attenzione a quello che sta accadendo in Rodacciai”

BOSISIO – E’ iniziato nei giorni scorsi e proseguirà in maniera ancor più sostenuta questa settimana la protesta sindacale indetta dalla Uilm in Rodacciai contro la modifica degli orari di lavoro degli addetti al magazzino: due ore di uscita anticipata per ogni turno e sciopero ‘bianco’ per tutta la giornata di lavoro.

“Scioperare è un sacrificio che pesa sui lavoratori e sulle loro famiglie, ma se questo è l’unico mezzo per far ragionare l’ Azienda, allora non si può far finta di niente” sottolineano dal sindacato in una nota.

Il motivo della protesta è la riduzione di due ore di ogni giornata di lavoro, da lunedì a venerdì, ore che sono ridistribuite sulla mattinata del sabato, “tutto questo – spiega Enrico Azzaro, segretario della Uilm del Lario – senza che le ore del sabato siano pagate come straordinari e andando ad anticipare il terzo turno, dalle 20 alle 4, per risparmiare sulle maggiorazioni previste per il lavoro notturno”.

Enrico Azzaro (Uilm)

“La questione non può essere ridotta al magazzino, è interesse di tutti i lavoratori ciò che sta accadendo in Rodacciai – prosegue Azzaro – chiediamo per questo che ci sia unità da parte di tutti i dipendenti e invitiamo anche gli altri sindacati ad aprire gli occhi su una vicenda che rischia di ripetersi altrove. Il Covid non può essere una scusa per prendere decisioni aziendali che possano creare difficoltà ai lavoratori”.