Trafilerie Brambilla, irrompe la UILM: “Riaprire il confronto”

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Trafilerie Brambilla (5)

CALOLZIO – Sul caso delle ex Trafilerie Brambilla, dopo la Fiom, è scesa in campo anche la Uilm che lunedì ha riunito una parte dei lavoratori della fabbrica calolziese.

“I lavoratori sono preoccupati del prosieguo della vertenza – spiega Enrico Azzaro, segretario dei metalmeccanici della Uil – essere in concordato e non vedere alcuna prospettiva da tempo, mentre la data del 23 settembre è sempre più vicina e questo gioca tutto a favore dell’unica e vera concreta manifestazione di interesse, ovvero, Celik Halat” ovvero il gruppo turco che nel giugno scorso, in extremis rispetto alla decisione del giudice in merito alla procedura fallimentare, ha avanzato la sua offerta.

Enrico Azzaro - UIL
Enrico Azzaro – UIL

Una proposta, con un ribasso del 30% sugli stipendi e il taglio di 23 operai, inviata direttamente ai lavoratori  che ha visto la contrarietà della Fiom che a maggio ha presentato un esposto per attività antisindacale contro la holding turca. Esposto che verrà esaminato dal giudice del lavoro ad inizio ottobre.

“Purtroppo questa vicenda è iniziata malissimo da parte dell’azienda, aver manifestato liste di lavoratori che sarebbero stati esclusi dalla nuova realtà ed altri che avrebbero dovuto decurtarsi lo stipendio, tutto questo è stato letto come una vera provocazione per non fare alcun negoziato. Così è stato nei fatti – prosegue Azzaro – Per queste ragioni serve fare presto e riaprire un tavolo negoziale vero, dove si rimuovano gli ostacoli che hanno impedito sino ad oggi al raggiungimento di un accordo. Questo punto le istituzioni devono fare anch’esse la loro parte”.

Secondo il segretario della Uilm, in provincia di Lecco “situazioni simili sono già avvenute e gli accordi si sono fatti e sottoscritti da tutte le OO.SS, perché quando si parla di lavoro e di prospettiva, tutti devono fare la propria parte senza pregiudizi di sorta”.