Trafilerie Brambilla: operai pronti a bloccare la LC -BG

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CALOLZIOCORTE – Non si ferma la protesta della FIOM fuori dai cancelli delle Trafilerie Brambilla, ora Trafilerie del Lario, ed anche questa settimana un presidio resterà stabilmente all’entrata dell’azienda. Per martedì è previsto, oltre al presidio,  il volantinaggio agli automobilisti che transiteranno sulla provinciale, affacciata alla storica ditta calolziese.

Gli operai presidieranno il rondò di corso Europa a partire dalle 9 della mattina e per circa due ore; inevitabili saranno quindi i rallentamenti lungo l’arteria che collega il capoluogo manzoniano con Bergamo, mentre una delegazione di lavoratori si recherà anche al mercato per sensibilizzare la cittadinanza sulla loro situazione. Ad essere contestato è il gruppo che si appresta ad acquistare le trafilerie, la holding turca Çelik Halat, che ha già reclutato 52 lavoratori su un totale di 75 dipendenti dell’azienda, lasciandone quindi fuori 23 e abbassando di circa il 30% lo stipendio della manovalanza.

Il tutto, come denunciato dal sindacato della CGIL, attraverso una trattativa diretta con i singoli lavoratori e bypassando il confronto con le organizzazioni sindacali.

Elena Rossi - Diego Riva (FIOM)
Elena Rossi – Diego Riva (FIOM)

“Ci sono metodi per tutelare produzione e occupazione, ma serve serietà da parte degli imprenditori. Qui si è invece presa la strada più comoda” ha commentato il segretario provinciale della FIOM, Diego Riva.

Il sindacato la scorsa settimana si è mosso attraverso le vie legali contro il gruppo turco, facendo un esposto al Tribunale  e contestando un atteggiamento antisindacale da parte dell’azienda. “Il 17 giugno incontreremo il giudice e chiederemo di azzerare la procedura e riattivarla seguendo le norme del codice civile. La nostra intenzione è quella di andare fino in fondo”.

Nel frattempo, l’azienda subentrante avrebbe contattato anche i 23 lavoratori rimasti senza contratto che però, come rivelato dal sindacato, avrebbero rifiutato l’incontro. Lo stesso ha fatto la FIOM, rispedendo al mittente la proposta di un incontro, che era previsto per la giornata di martedì: “Non incontreremo l’azienda fino a quando non si azzererà la procedura” ha ribadito Riva.

“Questa è una battaglia per tutto il territorio  dove la contrattazione e il dialogo sono sempre stati gli atteggiamenti fondamentali per salvaguardare imprese e posti di lavoro” ha sottolineato la sindacalista Elena Rossi.

Sul piano politico, una spalla ai lavoratori arriva da Lega e SEL che nei giorni scorsi hanno presentato un’interpellanza alla Camera per rendere nota la situazione calolziese.

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“Quello che chiediamo – spiegano dalla FIOM – è l’applicazione del contratto di solidarietà, che permetterebbe di non licenziare nessuno e di conservare la professionalità. Una scelta praticabile e giusta visto che i nuovi proprietari dichiarano l’obiettivo di tornare ai livelli produttivi pre-crisi”.

Sulla riduzione degli stipendi, il sindacato denuncia perdite fino a 9 mila euro l’anno per lavoratore anche se, quelli percepiti finora dai lavoratori, sarebbero salari più alti rispetto a quelli di altre aziende del territorio: “Certo – ha sottolineato Riva – questo è però frutto di anni di contrattazione, della professionalità e dell’impegno messo dai lavoratori che ha garantito delle opportunità alla proprietà, in termini di riduzione di costi e guadagni”.

La produzione nelle trafilerie per ora prosegue con due o tre operai a turno, rivelano i sindacalisti, ma si tratterebbe di lavorazioni per conto terzi. I 52 lavoratori  assunti dalla nuova proprietà dovrebbero riattivarsi completamente con l’inizio di luglio.

Trafilerie Brambilla (5)L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE APPOGGIA IL SINDACATO:

“PIANO OCCUPAZIONALE INACCETTABILE”

Anche l’amministrazione comunale di Calolzio, guidata dal sindaco Cesare Valsecchi, chiede che venga attivato il contratto di solidarietà ai lavoratori: “Permetterebbe di non licenziare nessuno e di conservare la professionalità, che poi potrà essere riassorbita nell’arco dei tre anni” spiega l’assessore Eleonora Rota.

“La delicata situazione delle Trafilerie del Lario e le ricadute occupazionali sul territorio richiedono un intervento urgente da parte di tutti – prosegue- L’amministrazione comunale di Calolziocorte ha in questi mesi seguito da vicino e con preoccupazione il susseguirsi delle vicende che sono sfociate in questo difficile stato . In particolare l’amministrazione, fin dal momento in cui è stata presentata al Tribunale la domanda di ammissione al Concordato Preventivo in bianco, dichiarando la volontà di presentare una proposta ed un piano ai creditori, ha incontrato i lavoratori e costantemente i sindacati oltre a chiedere alla proprietà di essere informata dei fatti. L’amministrazione ha cercato tuttavia di non di non interferire con le trattative in corso in particolare da quando, nei primi giorni di aprile , l’Azienda ha ricevuto un impegno formale a presentare futura proposta di affitto/acquisto da parte di Celik Halat ve Tel Sanayii A.S., società turca, facente parte del gruppo Dogan. Oggi però non possiamo che considerare il piano industriale presentato inaccettabile soprattutto sotto il profilo occupazionale”.

La preoccupazione è per i 23 lavoratori non assunti che potranno usufruiranno solo della cassa integrazione straordinaria fino ad ottobre 2014.
“Anche per quanto concerne il taglio delle retribuzioni, l’amministrazione auspica che le parti trovino una strada che risponda alle esigenze aziendali ma che al contempo conservi anche i diritti acquisiti dai lavoratori in anni di trattative – prosegue Rota – Si rimane comunque sconcertati dall’atteggiamento tenuto dalla Celik Halat ve Tel Sanayii A.S,che tramite un soggetto terzo e tra l’altro esterno al nostro territorio come Confindustia Bergamo ha intrapreso un’azione unilaterale, inviando 52 raccomandate ad altrettanti lavoratori, invitandoli ad ascoltare la proposta di assunzione mettendo chiaramente in crisi quello che era un fronte compatto dei lavoratori in difesa del posto di lavoro. Ci auguriamo infine che una questione così importante e delicata non venga oltremodo strumentalizzata dalle forze politiche in chiave propagandistica”.