Tute blu in sciopero oggi: la protesta per il contratto nazionale

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manifestazione 15 novembre 2013- sciopero generale (12)LECCO – Nuova giornata di mobilitazione per i metalmeccanici che giovedì scendono di nuovo in piazza unitariamente per lo sciopero indetto dai sindacati di categoria per protestare nei confronti di Federmeccanica, controparte nella trattativa sul contratto collettivo nazionale.

Dopo le 4 ore di sciopero andate in scena il 20 aprile scorso, con una adesione altissima sia in ambito nazionale che nel territorio lecchese, i sindacati (Fiom, Fim e Uilm) hanno deciso ulteriori 12 ore da effettuarsi entro la metà del mese corrente, più il blocco degli straordinari e di tutte le forme di flessibilità.

Le prime 4 ore delle 12 complessive sono state effettuate martedì 31 maggio e hanno visto le fabbriche più significative raggiungere adesioni fino al 90%. Le altre 8 ore saranno effettuate questo giovedì. Nello stesso giorno i metalmeccanici che fanno riferimento al Contratto Nazionale di Federmeccanica, parteciperanno alla manifestazione organizzata a Milano e sfileranno per le vie della città, fino ad arrivare in Piazza Duca D’Aosta dove si terrà il comizio finale. Per prendere parte all’iniziativa da Lecco, sono stati organizzati i pullman.

“Anche in questa occasione prevediamo una adesione di gran peso a sostegno del Contratto Nazionale, un diritto fondamentale e irrinunciabile per ogni lavoratore – spiegano i sindacati in una nota congiunta – Ora è chiarissimo a tutti i lavoratori l’obiettivo degli imprenditori metalmeccanici, cancellare l’attuale sistema contrattuale basato su due livelli negoziali. Svuotare il Contratto Nazionale del suo valore di garanzia economica e normativa per tutti, dando solo la possibilità di concordare (forse) alcuni temi a livello aziendale. Federmeccanica vuole fare un Contratto dove ad avere gli aumenti salariali saranno solo il 5% degli aventi diritto. Questo significa non voler fare il Contratto. Si auspica che nelle prossime settimane gli imprenditori si ripresentino al tavolo non più immobili sulle proprie posizioni ma che si producano in uno sforzo per ricercare le opportune mediazioni necessarie alla risoluzione del negoziato”.