Coop Sociale Dimensione Lavoro: Crisi? Fusione? Il sindacato chiede chiarezza

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La FP Cgil chiede chiarimenti alla cooperativa di Valmadrera dopo il voto dell’assemblea dei soci

“Troppe incertezze nella strategia aziendale. Lavoratori preoccupati”

VALMADRERA – “Una fase di profonda incertezza e timore rispetto al proprio futuro lavorativo” è quanto starebbero vivendo i dipendenti della Cooperativa Sociale Dimensione Lavoro di Valmadrera secondo quanto riferito dal sindacato Funzione Pubblica Cgil che ha avviato un confronto con la cooperativa.

“Troppe incertezze rispetto alle strategie aziendali, le lavoratrici e i lavoratori non riescono a comprendere le scelte assunte dal CdA” spiega il segretario sindacale Catello Tramparulo.

Già a maggio il sindacato è stato chiamato ad intervenire chiedendo chiarimenti all’azienda rispetto alla deliberazione assunta dall’assemblea dei soci ai fini della formale apertura dello stato di crisi aziendale, passaggio fatto votare ai medesimi soci in sede assembleare, spiegano dal sindacato.

Catello Tramparulo – FP Cgil

“Alla nostra richiesta di chiarimenti, la Cooperativa ha risposto dichiarando formalmente, all’interno di un incontro tra le parti (FP CGIL, RSA e Azienda) tenutosi lo scorso mese di luglio, che in realtà nessun provvedimento di crisi aziendale era stato approvato, nonostante la richiesta di voto ai soci, che a questo punto si chiedono cosa abbiano votato… – scrive Tramparulo – Altrettanto un mistero è il progetto di fusione con altra Cooperativa Sociale, prima annunciato e poi successivamente ritirato. Intanto le preoccupazioni e timori dei lavoratori crescono, anche perché la Cooperativa Sociale Dimensione Lavoro ha chiesto di essere esonerata dall’erogazione dell’ERT (Elemento Retributivo Territoriale) in considerazione dell’andamento altalenante in cui versa il bilancio dell’azienda, che suscita preoccupazioni e incertezze per il futuro”.

Il sindacato: “Vogliamo un confronto serio”

“Come FP CGIL stiamo chiedendo da mesi di aprire un confronto serio, partendo da un’analisi dettagliata dei dati economici, per individuare quali elementi stiano destabilizzando i conti della storica cooperativa – conclude la FP Cgil – Il silenzio e i continui rinvii di un incontro formale ci impongono di alzare il livello di attenzione. Per tali ragioni, in assenza di immediati riscontri, ci vedremo costretti ad aprire lo stato di agitazione del personale della Cooperativa, attivando tutte le procedure previste dalla normativa vigente”.