Husqvarna ferma le produzioni a Valmadrera, a rischio 102 lavoratori

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Il marchio svedese annuncia il ‘taglio’ della produzione al sito di Valmadrera

Dei 102 lavoratori potrebbero restarne solo una trentina. Mobilitati i sindacati

VALMADRERA – La notizia è arrivata come una doccia fredda venerdì al tavolo tra azienda e rappresentanze sindacali in Confindustria: Husqvarna è decisa a fare a meno delle produzioni dello stabilimento di Valmadrera che potrebbe essere presto ridimensionato nell’organico e nelle sue funzioni.

“Una notizia drammatica, non del tutto inattesa ma non immaginabile in queste dimensioni – spiega Pierangelo Arnoldi della Fim Cisl – Da tempo si temeva la dismissione produttiva, era già stato preventivato un possibile calo dei volumi del 50% che sarebbe stato comunque un durissimo colpo. Ora invece le intenzioni della società sono quelle di ridurre tra il 70 e l’80% l’attività a Valmadrera”.

Produzioni giudicate come “non strategicamente importanti dalla casa madre, ci hanno comunicato nell’incontro” spiega Emanuele Poppa della Uilm. Si parla in particolare delle macchine taglia erba con motore a scoppio e le macchine a batteria 58w.

“Non ci sono le condizioni di poter mantenere la produzione, quindi di poter essere più strategicamente competitivi per questo mercato, questa è la notizia che ci è stata comunicata e che purtroppo era nell’aria – prosegue Poppa – Io penso che la casa madre, volutamente non ha voluto investire un solo euro nel stabilimento. Chi ha tolto la speranza e futuro alle 102 famiglie è il management svedese”.

Sit in dei lavoratori fuori dall’azienda in una precedente protesta nel 2016. Anche nel maggio di quest’anno i lavoratori avevano scioperato

 

Proprio il futuro dei dipendenti è ora la prima preoccupazione in fabbrica. Dalla società al momento non ci sono ulteriori indicazioni, “è stata una comunicazione drammatica e succinta nei contenuti” dicono i sindacati.

“In pratica hanno riferito che non solo ridurranno la produzione, ma che per loro non è fattibile produrre qui” spiega Fabio Anghileri della Fiom Cgil . A Valmadrera potrebbero restare solo gli uffici commerciali e una trentina di addetti.

Il piano annunciato dalla società riguarda la stagione 2020 “ma di fatto il problema si pone già oggi – prosegue il sindacalista Fiom – Il lavoro in Husqvarna è stagionale, e a fine giugno i lavoratori avranno concluso la produzione per il 2019. In passato si alternavano sei mesi di ammortizzatore sociale e sei mesi di lavoro. Se però l’azienda cesserà la produzione, non sarà possibile richiedere la cassa integrazione ordinaria”.

La notizia è stata comunicata già venerdì ai dipendenti e oggi i sindacati li incontreranno nuovamente. “A rendere ancora più complicata la situazione – sottolinea Arnoldi della Fim – è l’età anagrafica dei lavoratori, molti di loro hanno tra i 50 e i 55 anni, troppo giovani per andare in pensione e con possibili difficoltà di ricollocazione altrove. Servirà l’impegno di tutti, a partire dall’azienda, per sostenere eventuali percorsi alternativi e forme di sostegno per i lavoratori”.