Silea presenta il Bilancio di Sostenibilità: “Puntiamo a essere un riferimento ambientale”

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Circolarità, eccellenza, responsabilità: nel documento il punto zero e le linee di sviluppo dell’azienda

“Per Silea essere sostenibili vuol dire rendere possibile il passaggio all’economia circolare del nostro territorio”

VALMADRERA – Silea, società responsabile della gestione del ciclo integrato dei rifiuti del territorio lecchese, ha presentato questa mattina, mercoledì, la prima edizione del Bilancio di Sostenibilità, un documento redatto con la società Amapola, riferito all’anno 2020 e racchiude strategie, investimenti, progetti, comportamenti nel solco della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Attraverso un percorso partecipato sia all’interno sia tramite l’inclusione degli stakeholder esterni, Silea ha restituito un racconto puntuale e strutturato del proprio impegno di azienda totalmente votata all’economia circolare. Il Bilancio di Sostenibilità non è un progetto finito, ma un punto di partenza da cui intraprendere un percorso di miglioramento. Il documento di fatto è la fotografia con confrontarsi e giudicare lo scostamento dagli obbiettivi che si intendono raggiungere.

La sostenibilità non è più un vezzo di pochi o un’idea di “marketing verde”, ma uno stile di governance delle imprese e una variabile attraverso la quale le imprese stesse sono “giudicate” dal mercato e dai cittadini che da queste sono servite. Fattori ben conosciuti da Silea, che ha costruito il documento in un’ottica di sostenibilità: ambientale, sociale ed economica.

Il Bilancio è un “racconto” dettagliato e preciso degli sforzi messi in campo per trasformarsi definitivamente in un soggetto al 100% “circolare” e di come le attività abbiano un impatto positivo all’interno, ma soprattutto all’esterno dell’azienda. La costruzione del Bilancio ha seguito un percorso di partecipazione e ascolto strutturato, utile a definire alcuni cardini sui quali poggia il documento stesso.

Il presidente Domenico Salvadore

In fase preparatoria Silea ha infatti organizzato una serie di focus group interni attraverso i quali sono stati selezionati:

  • Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs – Sustainabile Development Goals) nei quali l’azienda si riconosce e che, trattandosi di obiettivi a cui tendere, definiscono e ispirano progetti e attività;
  • Le priorità che l’azienda deve porsi per raggiungere gli obiettivi che si prefigge;
  • Gli indicatori attraverso i quali “misurare” e rendicontare i propri impegni. Il management ha selezionato i parametri del Global Reporting Initiative (GRI) per declinare il proprio racconto.

All’attività interna ha fatto da eco il coinvolgimento di oltre 25 stakeholder esterni ai quali, attraverso questionari e interviste dirette, è stato chiesto di esprimere a loro volta l’opinione su quali siano le priorità che Silea deve darsi per il prosieguo della propria attività. La fase di ascolto interno ed esterno ha portato alla costruzione della Matrice di Materialità, un grafico che mette in relazione le priorità espresse dai due gruppi di portatori di interesse e che definisce le aree sulle quali Silea è chiamata a investire per rispondere alle esigenze espresse dai propri principali interlocutori.

Nel documento trovano spazio la “visione sostenibile” impressa da Silea al proprio agire e che poggia su alcuni elementi chiave come la crescita della raccolta differenziata e del riciclo, lo sviluppo impiantistico, la trasformazione digitale, la comunicazione e la sensibilizzazione, mantenendo sempre alta la qualità dei servizi erogati e la garanzia di politiche ambientali e di sicurezza allo stato dell’arte.

Accanto all’identità sostenibile della società spazio a numeri, dati, indicatori di performance, progetti e impegni assunti dal punto di vista ambientale, economico e sociale, prestando attenzione sia al personale attivo in azienda sia alla cittadinanza e al territorio servito; quest’ultimo tra l’altro ben rappresentato, scorrendo il documento, attraverso panoramiche vedute paesaggistiche e scorci suggestivi.

“Per Silea essere sostenibili vuol dire rendere possibile il passaggio all’economia circolare del nostro territorio, puntando sempre più a diventare l’azienda di riferimento per tutte le Amministrazioni comunali alle quali l’azienda appartiene. Nei confronti dei cittadini e della collettività, essere sostenibili vuol dire inoltre cercare di interpretarne al meglio le esigenze, tramite il costante miglioramento della qualità dei servizi e il contenimento delle tariffe. Verso le persone che lavorano in Silea (e per Silea), infine, la sostenibilità vogliamo perseguirla puntando a creare un’azienda in cui sia bello lavorare, un’azienda per la quale valga la pena impegnarsi ogni giorno con passione ed attenzione a tutto ciò che facciamo. Come esplicitato anche nel nostro Codice Etico, perseguiamo un modello di Diversity Management basato su pratiche e politiche volte a valorizzare la diversità all’interno dell’azienda, consapevoli che queste scelte contribuiscano a creare un ambiente di lavoro più sereno, oltre che una società più inclusiva e coesa” hanno detto il presidente del CdA, Domenico Salvadore e il direttore generale Pietro Antonio D’Alema.

Il direttore generale Pietro Antonio D’Alema

“Questa prima edizione 2020 è un punto di partenza che riteniamo utile per valorizzare in maniera organica e rigorosa i progetti e le nostre attività quotidiane in termini di sostenibilità integrata, oltre che per fissare il ‘punto 0′ con il quale confrontarci nei prossimi anni in trasparenza e sulla base di dati oggettivi”. E proprio in ottica trasparenza, snocciolando una serie di dati e numeri che sfatano falsi miti, D’Alema ha voluto far chiarezza sulla questione termovalorizzatore: “Il termovalorizzatore è un asset dell’azienda e lo sarà per un po’ di anni e non dobbiamo aver paura a dirlo perché è ciò che ci consente di riuscire a gestire bene i rifiuti. Solo l’1% dei rifiuti arriva da fuori regione. Di quelli provenienti dalla Regione il 62% sono della Provincia di Lecco. Questi e altri dati sono già disponibili ma con il Bilancio vogliamo renderli ancora più fruibili a tutti. Il termovalorizzatore, tra l’altro, ci consente di produrre anche energia elettrica”.

Sul fronte investimenti 12 milioni di euro sono già pronti per Seruso per migliorare la selezione ottica delle plastiche e ridurre la quantità di plastiche indistinte che hanno scarso valore. Silea, infatti, nelle linee di sviluppo punta a passare nell’arco di una decina di anni da soggetto che raccoglie rifiuti a soggetto che fornisce materie prime e seconde al sistema produttivo. Questo anche attraverso i centri di raccolta: “Che abbiamo pensato di ribattezzare riciclerie visto che metà della raccolta differenziata arriva da lì. Non sono discariche ma riciclerie perché tutti i materiali trovano una collocazione precisa”.

“Il Bilancio di Sostenibilità non vuol esser solo un documento di rendicontazione, ma anche uno strumento di comunicazione bidirezionale che possa consentire a tutti voi di misurare e valutare il nostro modo di operare, consapevoli che solo attraverso un dialogo ancora più autentico e condiviso sia possibile trovare la chiave di una crescita sostenibile, e perseguire nuovi traguardi a favore del benessere della comunità”.

Il Bilancio di Sostenibilità 2020 è disponibile sul sito www.sileaspa.it

LA PRESENTAZIONE CHE RIASSUME IL PERCORSO SEGUITO PER PRESENTARE IL BILANCIO DI SOSTENIBILITA’