Violenza: a Lecco c’è un problema da risolvere

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LECCO – L’argomento è spinoso e il terreno e uno di quelli su cui è facile scivolare, ritrovandosi in men che non si dica alla “deriva”.
Tuttavia, una riflessione va fatta dopo l’ennesima rissa in centro, avvenuta nella notte tra sabato e domenica in vicolo la Torre.

Gli episodi di violenza a Lecco si stanno moltiplicando e questo è un dato di fatto. Non siamo più di fronte alle scazzottate di paese dopo aver bevuto due bicchieri di troppo. E’ un dato di fatto, guardando soprattutto alle fasce più deboli come quella degli anziani, anche la minor tranquillità con cui si circola in città, soprattutto in certe zone e in certi orari della giornata.

Il problema esiste ed è un problema attuale, che va risolto “hic et nunc” (qui e ora), sia per arginare gli episodi di violenza, evitando che attecchiscano gang di qualsivoglia natura con l’idea che Lecco sia luogo “preferibile” per fare risse, sia per scongiurare il più classico degli spiacevoli episodi (che in situazioni simili puntualmente poi accade) arrivando (tardi) a prendere decisioni che si sarebbero dovute prendere prima.

Non si chiede una giustizia sommaria, spiccia, becera, ma davanti ad un problema immediato, chi di dovere è chiamato ad intervenire in maniera rapida e austera, nel rispetto delle proprie responsabilità e, prima ancora, nella tutela di tutta la cittadinanza.

Dopodiché, sui “tavoli” deputati, si ponga attenzione a tematiche più ampie, per valutare ogni variabile in gioco, capire come gestire disagi e problematiche che affondano radici in aspetti ben più profondi e complessi: flussi migratori, integrazione sociale, lotta alla criminalità organizzata (sempre più presente e preponderante al Nord), arrivando a trovare e mettere in atto azioni capaci di ridurre e mitigare problematiche che mai (lo dice la storia) si potranno azzerare.

Intanto, visto che ci troviamo su una barca che ha una falla nello scafo e l’acqua sta salendo, prima di iniziare a ragionare su di chi sia la colpa: del capitano che ha navigato in acque troppo basse o di chi ha costruito lo scafo, è opportuno chiudere il buco, evitando che la barca affondi e qualcuno si faccia male.

Il Direttore
Lorenzo Colombo