Albavilla, due anziani truffati e derubati da finito agente e finto tecnico

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ALBAVILLA – Davvero una bruttissima vicenda quella accaduta nella mattinata di ieri, mercoledì, a due anziani residenti in via Leopardi ad Albavilla che sono stati raggirati e derubati di ori e contanti da un gruppo di malviventi.

Protagonisti della triste storia sono i signori Vittorio Cigardi, 82 anni, e Maria Rosa Amadu, 85 anni, che ieri mattina, intorno alle 10, si trovavano rispettivamente in giardino e all’interno della casa quando sono stati raggiunti da tre persone, arrivate a bordo di una Ford focus grigio chiara metallizzata. Due di loro, vestiti uno da agente della Polizia Locale e l’altro da addetto dell’azienda gestore del servizio idrico (con tanto di tesserino identificativo), si sono avvicinati all’uomo e gli hanno comunicato la presenza di una fuga di gas nell’acquedotto per la quale avrebbero dovuto fare dei controlli.

Fidandosi delle divise e degli identificativi, Vittorio Cigardi ha quindi accompagnato uno dei due uomini nel locale caldaia, mentre l’altro ha raggiunto la signora Maria Rosa che si trovava in camera da letto dicendole che il marito le chiedeva di raccogliere gli argenti e gli ori perché il gas che era presente avrebbe potuto reagire con queste sostanze e generare un’esplosione.

Confusa e spaventata, la donna avrebbe quindi seguito le indicazioni, prelevando da armadi e cassetti tutto quanto avesse in casa che avrebbe messo su un tavolo e poi trasferito, eseguendo quanto detto dall’uomo, in una borsa riposta successivamente all’interno del frigorifero in modo da “proteggere” gli oggetti dalle esalazioni.

“Queste due persone si sono dimostrate estremamente gentili e rassicuranti – ha raccontato Riccardo Cigardi, nipote dei due anziani -. I nonni hanno detto che erano due uomini sulla quarantina, italiani e che uno di loro parlava anche il dialetto”.

La situazione è precipitata quando il signor Vittorio ha iniziato a sentirsi poco bene perché, come si è scoperto più tardi, nell’aria era stata spruzzata una qualche sostanza che gli avrebbe causato un malore. A quel punto, il finto agente della Locale si sarebbe congedato con la scusa di recuperare dall’auto alcuni documenti. In quel frangente l’anziano si sarebbe accorto che la situazione non era chiara e avrebbe dato l’allarme alla moglie, ma ormai era tardi: anche l’altro uomo era sparito portando via con sé la refurtiva.

“Parliamo di circa 20-25 mila euro, di cui 2500 euro in contanti – ha continuato il nipote -, senza contare bancomat e assegni che si trovavano nella stessa busta. Fortunatamente siamo almeno riusciti a bloccare gli accessi ai conti, prima che potessero prelevare”. Ai due anziani non è restato altro che chiamare i parenti e i Carabinieri ai quali hanno sporto denuncia.

Inutile sottolineare la paura e la scottante delusione: “I miei nonni sono due persone colte e lucide che hanno viaggiato molto e quanto successo li ha profondamente turbati e demoralizzati perché si sono sentiti in colpa per non essersi accorti prima – ha proseguito Riccardo Cigardi -. Conoscendoli reagiranno presto, ma abbiamo voluto raccontare questa storia perché potesse mettere in guardia tutti: purtroppo questi truffatori hanno agito con estrema precisione, si sono dimostrati calmi e disponibili e con indosso quelle divise li hanno facilmente tratti in inganno. A questo si aggiunge che il nonno aveva chiamato proprio quella mattina l’idraulico perché aveva notato alcuni problemi e, quindi, alla vista del finto addetto di Como Acqua ha pensato che potesse essere tutto collegato”.

“È stata un’azione studiata nei minimi dettagli e probabilmente conoscevano anche l’abitazione – ha concluso il nipote -. Mio nonno ha un’applicazione che gli segnala la presenza di persone accanto alla sua auto, che è normalmente parcheggiata sotto la casa. Domenica sera, per una ventina di minuti, sono state inviate diverse notifiche, ma affacciandosi alla finestra non avevano visto nessuno. Probabilmente era qualcuno che stava studiando la zona. Guardando le cose a posteriori, è stato forse meglio che si siano accorti solo alla fine dell’inganno, altrimenti avrebbero potuto scatenare una reazione violenta dei ladri. Detto questo, la paura rimane ed è tanta: il nonno si sta riprendendo fisicamente dopo aver inalato la sostanza, ma entrambi sono ancora molto scossi e spaventati e servirà loro del tempo per riprendersi”.