Apparecchi da gioco irregolari, sequestri e sanzioni a Laglio e Ponte Lambro

Tempo di lettura: 2 minuti
Guardia di Finanza

LAGLIO/PONTE LAMBRO – I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como, nei giorni scorsi, hanno sottoposto a sequestro quattro apparecchi da gioco irregolari, sanzionato amministrativamente i responsabili e denunciato, alla locale Procura della Repubblica, un soggetto di nazionalità italiana per omessa esposizione della tabella dei giochi d’azzardo vietati.

Gli interventi, condotti dai Baschi Verdi del Gruppo di Como, nei confronti di due esercizi
commerciali di Laglio (CO) e di Ponte Lambro (CO), gestiti da cittadini di nazionalità italiana, hanno permesso di riscontrare diverse irregolarità nell’utilizzo, ai fini commerciali, degli apparecchi ludici. In particolare, le Fiamme Gialle lariane, nel corso di un primo accesso, presso un bar, hanno rilevato la mancata esposizione della tabella dei giochi d’azzardo vietati (rilasciata dal Questore) e hanno sequestrato un apparecchio da gioco che, in modo del tutto abusivo, consentiva la partecipazione a una vasta platea di giochi.

Il responsabile è stato segnalato alla locale Procura della Repubblica per il reato di mancata esposizione della tabella dei giochi d’azzardo proibiti – prevista dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza – e all’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, per violazione dell’art. 110, comma 9, del T.U.L.P.S., il quale prevede sanzioni amministrative che oscillano da 500 euro a 3.000 euro e da 5.000 euro a 50.000 euro.

Nel corso di un secondo accesso, presso un pubblico esercizio adibito alla vendita di bevande e alimenti, i Baschi Verdi, unitamente a personale dell’Agenzia delle Accise,
Dogane e Monopoli, hanno proceduto al sequestro amministrativo di tre apparecchi da gioco irregolari, ovvero sprovvisti di apposito nulla osta rilasciato dalla citata Agenzia e
privi dei relativi codici e matricole identificative, necessari per la corretta tracciabilità,
sicurezza ed immodificabilità dei relativi dati informatici.

Al termine dell’attività, i militari ed i Funzionari dell’Agenzia hanno contestato le sanzioni
amministrative (previste dall’art. 110, comma 9, lett. d) ed f-quater) del T.U.L.P.S.) le quali
oscillano, rispettivamente, da 500 euro a 3.000 euro e da 5.000 euro a 50.000 euro. L’attività di servizio svolta dai Baschi Verdi di Como, oltre ad inserirsi nel quadro di un più
ampio piano di intensificazione dei controlli in materia giochi e scommesse e nelle quotidiane attività di controllo economico del territorio, trova adesione ai profili di polizia
economico-finanziaria del Corpo, a contrasto delle pratiche abusive di offerta dei giochi, a
tutela della concorrenza, del mercato e della sicurezza dei giocatori.