Cantù, rapine aggravate in concorso, tre arresti

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CANTU’ – I militari della Stazione Carabinieri di Lomazzo – Compagnia di Cantù hanno dato esecuzione alla misura cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Como su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di B.G.R.O., cittadino cubano, 20 enne, domiciliato in Como; M.E., cittadino italiano, 18 enne, domiciliato a Como; C.M.A., cittadino italiano, 18 enne, domiciliato in Como, tutti per episodi connessi al reato di rapina aggravata in concorso.

La minuziosa attività d’indagine condotta dai due Comandi dell’Arma, ha riguardato due episodi di rapina, avvenuti nel mese di febbraio scorso, perpetrate a vario titolo dai malviventi. A Cadorago lo scorso 9 febbraio nel percorrere il sottopassaggio della Stazione delle Ferrovie Nord, due persone venivano fermate bruscamente e con violenza dai 3 destinatari, i quali, con il volto travisato da mascherine e impugnando un martelletto rompivetro nonché brandendo un coltello, aggredivano i malcapitati anche con calci e pugni, facendosi consegnare il denaro in loro possesso e altri effetti personali;

A Rovello Porro, il 15 febbraio, a bordo del treno delle Ferrovie Nord Como – Milano, con il volto travisato da mascherine, si avvicinavano alle vittime e, mediante minaccia a mano armata e minacce di morte, s’impossessavano dei cellullari e di altri effetti personali dei due passeggeri;

Gli approfondimenti investigativi (condotti attraverso analisi filmati, escussione testi, individuazioni fotografiche, servizi di pedinamento, acquisizione elementi di riscontro), dunque, hanno permesso di delineare gravi ed univoci indizi di colpevolezza a carico delle sopra indicate persone, desumibili da una serie di elementi probatori e di circostanze oggettive di seguito esaminate, le quali portavano a concludere che gli indagati, in concorso tra loro ed a vario titolo, si erano resi responsabili delle due rapine.

L’attività investigativa della Stazione di Lomazzo, dunque, attraverso attività tecniche, analisi sistemi di videosorveglianza ed escussioni testimoniali, ha consentito di cristallizzare quanto su esposto è sfociare nell’emissione del provvedimento cautelare preso in carico dai militari che si sono dunque immediatamente dedicati alla localizzazione dei destinatari i quali, rintracciati presso i propri domicili, sono stati associati presso la casa circondariale di Como a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.