Canyoning fatale in Alto Lario, 60enne australiano perde la vita

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ALTO LARIO – Un uomo con passaporto australiano di 60 anni ha perso la vita ieri, giovedì, nella forra del torrente Bares, sopra Gravedona e Uniti. Era con un’amica che però ha rinunciato a proseguire ed è rimasta fuori. A un certo punto però la donna ha visto lo zaino portato dall’acqua e si è allarmata. In zona stava passando un gruppo di turisti tedeschi, che l’hanno supportata e hanno chiamato il 118.

La Centrale ha immediatamente inviato l’elicottero; il mezzo, decollato da Caiolo (SO), dopo un sorvolo per rilevare tracce della presenza dell’uomo, ha portato sul posto due tecnici Cnsas di forra e due tecnici alpini. In un secondo tempo è intervenuto anche un elicottero da Como. I soccorritori sono arrivati dove erano ancorate le corde; il corpo dell’uomo era sott’acqua, nel primo tratto del torrente, senza vita. La salma è stata portata in superficie e poi issata a bordo dell’elicottero con il verricello, per il trasporto all’ospedale di Gravedona. L’intervento è finito in tarda serata.

Impegnati in totale venti tecnici del Cnsas, delle stazioni di Dongo e Lario Occidentale, oltre alla squadra forre regionale lombarda. Sul posto anche i Vigili del fuoco. Il torrente Bares si trova in una zona a circa due ore e mezzo di cammino dal più vicino parcheggio ed è molto complesso, richiede competenze sia alpinistiche, sia di canyoning.

In questi giorni la portata d’acqua è notevole, a causa delle ultime precipitazioni che hanno interessato l’arco alpino.