Canzo, grande successo per il concerto di Enrico Ruggeri

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CANZO – L’obiettivo era una serata magica, ed è stato più che centrato: venerdì sera 350 persone si sono radunate nei giardini di Villa Magni-Rizzoli, a Canzo, per assistere all’atteso concerto di Enrico Ruggeri, che nel suo tour italiano Un Viaggio Incredibile ha inserito una tappa anche presso il comune comasco.

Nonostante il forte vento non abbia dato tregua, costringendo gli ospiti a sfoggiare piumini e pile autunnali e a coprirsi alla bell’è meglio con i foulard o coperte di fortuna, la serata è stata impeccabile: l’evento, organizzato e diretto dall’associazione “Non solo turismo”, si è aperto con un apericena servito sulla terrazza della splendida Villa Rizzoli, al quale ha fatto seguito un’esibizione musicale di Francesco Pellicini e i suoi “Delifini d’acqua dolce” che hanno anticipato l’inizio del concerto di Ruggeri.

 

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L’atteso cantautore, hanno spiegato gli organizzatori, è giunto a Canzo nel tardo pomeriggio di venerdì: “Ha voluto visitare la villa, tutta, e i giardini, ne è rimasto affascinato, era molto contento – ha detto Oscar Masciadri dell’associazione “Non solo turismo” – ne siamo stati felici anche noi, fare degli sforzi e avere i complimenti di un grande artista come Ruggeri non è poco. Peccato per questo vento!”.

Un vento che, bisogna dirlo, ha permesso a tutti i presenti, cantautore incluso, di godere di una spettacolare stellata e di un’atmosfera davvero magica, per quanto “fresca”. E a rimarcare la bellezza del contesto è stato proprio lo stesso Ruggeri, che ha fatto ingresso sul palco poco dopo le 21.30, sulle note di “Il portiere di notte”: “Questo posto – ha detto riferendosi alla villa e ai giardini – è stupendo, davvero. Ci sono paesi che reggono il mondo, tipo l’America, che non immaginerebbero posti come questi. Complimenti a chi si impegna per tenere tutto questo così bene”.

 

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Accompagnato da Luigi Schiavone (chitarra) e Fabrizio Palermo (tastiera), Ruggeri ha così condotto la serata per quasi due ore, regalando ai presenti non solo la bellezza dei testi delle sue canzoni ma anche momenti di riflessione e qualche risata: “Ci sono cantanti che si arrabbiano perché vengono fotografati in concerto, è un po’ come cercare di rimettere il dentifricio nel tubetto – ha osservato – io vedo che mi state facendo tante foto, non mi arrabbio affatto ma ho una domanda: mandatemele, almeno le vedo anch’io!”.

Nel repertorio portato a Canzo classici come “Primavera a Sarajevo”, città che l’autore stesso ha elogiato come simbolo di ricostruzione, “Polvere”, “Il mare d’inverno, “Peter Pan”, “Quello che le donne non dicono” (lasciata in gran parte cantare alle quote rose presenti) e la canzone dedicata a tre amici scomparsi, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e Giorgio Faletti, “I tre signori”.

Prima del richiestissimo bis sul palco è salito anche il sindaco di Canzo, Roberto Turba, che ha donato a Ruggeri un libro sul Teatro Sociale di Canzo e un dipinto del paese.

 

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Quindi, tutti in piedi per il gran finale, sulle note delle famosissime “Contessa” e “Mistero” che hanno chiuso una serata definitivamente da ricordare.

Di seguito altri scatti della serata