Festa della Repubblica: il presidente Mattarella in visita a Codogno

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Il presidente della Repubblica Mattarella si è recato oggi in visita a Codogno

Presente anche il presidente della Regione Attilio Fontana: “Il 20 febbraio scorso, a Codogno la storia del nostro Paese è mutata”

 

CODOGNO – “In questi luoghi si ritrova oggi la Repubblica”. Sono le parole pronunciate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita questa mattina, martedì 2 giugno, a Codogno. Una scelta, quella di celebrare la festa della Repubblica nel Comune dove venne registrato il 20 febbraio il primo caso di infezione da Coronavirus in Italia, volutamente simbolica e fortemente rappresentativa.

“La celebrazione del 2 giugno ha luogo quest’anno qui, a Codogno e, idealmente, nei tanti altri luoghi in cui il dolore ha colpito il nostro popolo e dove conto di recarmi in altre occasioni. Questo è tempo di un impegno che non lascia spazio a polemiche e distinzioni. Tutti siamo chiamati a lavorare per il Paese, facendo appieno il nostro dovere, ognuno per la sua parte. Oggi a Codogno è presente l’Italia della civiltà, della solidarietà e del coraggio. Da qui vogliamo ripartire con la più grande speranza per il futuro”.

Il presidente della Repubblica in visita nell’ex zona rossa

Presente alla cerimonia anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Codogno Francesco Passerini e i sindaci dei dieci Comuni inseriti nella ‘zona rossa’. Il governatore lombardo ha voluto sottolineare come siano stati mesi di lutto e dolore per l’intera regione: “La Lombardia ha contato troppe vittime: uomini e donne dietro cui si celano storie e famiglie, cui va oggi, come ogni giorno, il nostro cordoglio e la nostra vicinanza. Migliaia sono stati i malati e i guariti, assistiti con encomiabile senso del dovere e sacrifici straordinari da medici, infermieri e volontari venuti da tutto il mondo per offrire aiuto al nostro territorio: a loro voglio esprimere la mia infinita gratitudine”.

A Codogno, il 20 febbraio, è mutata la storia del paese

“Il 20 febbraio scorso, a Codogno – ha ricordato il presidente Fontana – la storia del nostro Paese e’ mutata, dolorosamente e inaspettatamente. Un male imprevedibile ha travolto le vite dei nostri uomini e delle nostre donne e devastato con incredibile violenza una terra, la Lombardia, di lavoro e bellezza, solidarietà e progresso. Questi luoghi hanno, per primi, sofferto le terribili conseguenze dell’epidemia e pagato un prezzo più alto in termini di vite umane e sacrifici”.

Il governatore Fontana ha rivolto un particolare ringraziamento al presidente della Repubblica per quanto e come la sua vicinanza alla Lombardia sia stata costantemente presente, ricordando anche “la solidarietà e la vicinanza dell’Italia tutta, che parimenti ha conosciuto lutti e difficoltà. Oggi quello stesso spirito di vicinanza e condivisione deve essere motore per la ripartenza di un Paese, unito nelle differenze”.

“L’emergenza sanitaria ha messo a dura prova cittadini, imprese e istituzioni – ha rimarcato Fontana – lungamente colpite da una tragedia che ha avuto e avrà conseguenze importanti sulla nostra economia e sulla nostra quotidianità. Ci approcciamo ora a una normalità che impone ritmi e abitudini differenti e un rinnovato senso civico, indispensabile per garantire a tutti un futuro sicuro”.