Milano. Affitti a prezzi stracciati sul web, Codici: “Ma è una truffa”

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affittoMILANO – In tempi di crisi sono molti gli utenti che, allettati dalla prospettiva di affittare un appartamento in pieno centro a prezzi stracciati, cadono vittime delle più disparate truffe. E’ proprio quello che è successo ad una associata di Codici, associazione a difesa del consumatore, quando ha risposto ad un annuncio sul web per un appartamento in affitto a Milano, in Piazzale Cadorna. A denunciarlo è la stessa associazione.

Da notare che la mail di risposta è quasi sempre neutra e ricca di informazioni tanto accurate quanto fasulle, inoltre cambiano i nomi delle persone ma casualmente esse vivono tutte all’estero: “Salve, mi chiamo Caterina Polato, le do un po’ di informazioni su di me e sull’appartamento. Io vivo in Inghilterra con mio marito[…]. Nel 2012 abbiamo acquistato l’appartamento per nostro figlio[…] Il prezzo per l`affitto e di 400 euro mensile per l’intero appartamento + 600 euro (caparra). Tutte le spese condominiali e le utenze sono incluse nel prezzo[…] così conveniente perché è molto difficile per me gestire l’affitto dal Regno Unito, quindi voglio trovare un cliente serio e molto interessato”.

Così l’esca viene gettata ed è facile abboccare all’amo. La truffa scatta infatti dalla seconda e-mail, in cui il sedicente affittuario pone un problema, come nel caso della nostra associata a cui la signora Polato chiede alcune “precauzioni” per verificare la serietà dell’inquilino, in quanto è stata già “truffata” da altri. Viene chiesto perciò di dimostrare di avere a disposizione almeno mille euro, attraverso un sistema di Money Transfer, chiedendo alla persona di versare a un amico o familiare l’importo di 999 euro e spedire una ricevuta.
Qui scatta la truffa, perché spesso con quella ricevuta, per errore, si manda anche la password per ricevere i soldi, o comunque i codici che servono per prenderli. A quel punto è un attimo: si falsifica, copiando i dati inseriti nella ricevuta stessa, il documento del ricevente. E così, la signora Polato, stampando la ricevuta e con un documento falso, farà sparire i mille euro e non si avranno più sue notizie.