Monza, sequestrati tre distributori di carburante privati non autorizzati

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pompa benzina
Foto di IADE-Michoko da Pixabay

MONZA – Prosegue l’attività delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Monza nel monitoraggio del settore della distribuzione di carburanti extra-rete e con i controlli a contrasto dei traffici illeciti in materia di accise sui prodotti energetici.

Dpo i sequestri degli otto impianti eseguiti nella prima metà del 2021, i finanzieri monzesi hanno individuato e sequestrato ulteriori tre distributori di carburante per uso privato, “operanti – spiegano dalla gdf – senza le necessarie autorizzazioni, nonché gasolio per autotrazione per oltre 15.000 litri, pari a più di 13 tonnellate”.

L’indagine ha focalizzato l’attenzione operativa nei confronti di aziende operanti nel settore del trasporto merci e passeggeri nonché del noleggio di mezzi da cantiere, risultate utilizzare in proprio impianti di distribuzione carburanti (di tipo fisso e/o mobile) beneficiando di agevolazioni sul gasolio impiegato.

“Gli impianti sequestrati, costituiti da serbatoi, pompe di erogazione e contatori volumetrici – aggiungono dal Comando – sono risultati sia estremamente pericolosi per l’incolumità pubblica in quanto privi delle autorizzazioni di prevenzione incendi prescritte per la detenzione e l’impiego di prodotti infiammabili o esplodenti, con conseguente segnalazione delle aziende ispezionate alla Prefettura di Monza e della Brianza ai fini della sospensione dell’attività, sia, in alcuni casi, irregolari sotto il profilo fiscale in quanto privi della contabilità prevista ai fini della specifica normativa sulle accise”.

Sono state quattro le persone denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Monza, responsabili, a vario titolo, dei reati di omessa presentazione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività ai fini della prevenzione incendi e di omessa denuncia di materie infiammabili. Complessivamente, nei confronti delle aziende ispezionate sono state elevate sanzioni amministrative per 13.000 euro sottoponendo a sequestro beni per un controvalore ammontante ad oltre 60.000 euro, con destinazione alla confisca di due impianti ed oltre 6 tonnellate di gasolio per autotrazione.