“#responsabilmentegiovani” a Monza una campagna contro alcol e droghe

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MONZA – Un finanziamento di 350 mila euro per contrastare il fenomeno degli incidenti stradali provocati da alcol e droga. Il progetto del Comune di Monza, #responsabilmentegiovani, si è classificato al secondo posto nel bando promosso dal Dipartimento per le politiche antidroga presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Sarà intensificata l’attività di controllo su strada mediante servizi mirati all’accertamento della guida in stato d’ebbrezza e/o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, con particolare attenzione alle fasce serali e notturne della settimana e per le giornate del fine settimana. L’altra azione del progetto è incentrata sulla prevenzione dell’abuso di alcol e droghe.

Educatori professionali si confronteranno con i giovani nei luoghi in cui si ritrovano, piazze e strade della movida, mentre la Croce Rossa di Monza promuoverà una serie di incontri di promozione della cultura della prevenzione e una campagna di comunicazione social che vedrà il coinvolgimento diretto dei ragazzi che potranno diventare degli influencer per i loro coetanei.

«Se bevo non guido» è un servizio di trasporto a prezzo calmierato offerto ai giovani che potranno andare e tornare da casa loro alle zone della movida in tutta sicurezza. Un progetto innovativo che è diretto anche a dare più tranquillità ai genitori.

In programma anche seminari, workshop e webinar di formazione per gli operatori delle Forze dell’Ordine, dirigenti di associazioni sportive e associazioni di volontariato, educatori di oratori, centri di aggregazione e docenti di scuole medie inferiori e superiori.

Infine, è previsto uno spettacolo teatrale, «Stupefatto!», messo in scena dalla compagnia teatrale «Itineraria Teatro». Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Enrico Comi, lo spettacolo con il suo carico emotivo e di informazioni, scardina alcuni luoghi comuni diffusi tra i giovanissimi su alcol e droga. Lo spettacolo sarà itinerante in luoghi significativi della città come piazza Trento e Trieste, l’Arengario e i Boschetti Reali e, se le condizioni sanitarie lo consentiranno, al Teatro «Manzoni» per coinvolgere il maggior numero possibile di studenti delle scuole secondarie di secondo grado della città.