Smartphone alla guida, arrivano le pattuglie in moto in borghese

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Già accertate cinque violazioni: tre per mancato uso delle cinture e due per utilizzo di smartphone

La Polizia Locale di Monza dà la caccia agli “smartphone dipendenti” che telefonano, navigano o chattano mentre sono alla guida

MONZA – Smartphone alla guida, lotta dura contro chi non rispetta le regole.

La Polizia Locale di Monza dà la caccia agli “smartphone dipendenti” che telefonano, navigano o chattano mentre sono alla guida.

Il sindaco di Monza Allevi

“Sul terreno della sicurezza Monza è sempre pronta ad affrontare nuove sfide per essere all’altezza delle aspettative dei cittadini” ha detto il sindaco Dario Allevi.

“Così abbiamo cominciato un’importante opera di repressione dei comportamenti scorretti alla guida che sono poi la causa principale di incidenti sulle nostre strade”.

Tre incidenti su quattro è colpa dello smartphone

In tre incidenti su quattro il colpevole è lo smartphone. Secondo il Consiglio di Sicurezza Nazionale nel 2017 il 27% degli incidenti automobilistici sono stati causati dall’uso del telefono cellulare mentre si guida.

L’Aci ritiene che 3 incidenti su 4 siano dovuti alla distrazione e gli smartphone sono una delle cause principali.

Pattuglie in moto con agenti in borghese

Un’emergenza che la Polizia Locale, coordinata dal neo comandante Pietro Curcio, ha deciso di affrontare con un servizio specifico: da giovedì agenti della Polizia Locale in borghese, in sella a un motociclo, controllano le strade della città.

Senza sirene e divisa non danno nell’occhio e sulle due ruote possono affiancarsi facilmente alle auto, anche quelle in fila ai semafori, per guardare ciò che accade nell’abitacolo, imponendo l’alt se il guidatore è alle prese con il cellulare.

Accertate cinque violazioni in poche ore

In questa prima fase del servizio, avviato in forma sperimentale, sono state accertate cinque violazioni.

Tre per mancato uso delle cinture e due per utilizzo di smartphone, punite ai sensi degli articoli 172 (cinture) e 173 (telefonino) del Codice della Strada con sanzioni di 83 euro e di 165 euro e una decurtazione di 5 punti sulla patente.

Nell’ipotesi di seconda violazione nel biennio è prevista la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi (cinture) e da 1 a 3 mesi (telefonino).

Smartphone, il pericolo non percepito

“Gli incidenti stradali sono un costo enorme per la nostra società, sia in termini di vite umane che di spesa sanitaria” ha dichiarato l’Assessore alla Sicurezza Federico Arena.

“Per rispondere a un Sms o WhatsApp distogliamo l’attenzione per una decina di secondi e, a 50 Km/h, percorriamo circa 140 metri. Per un selfie si sale a 14 secondi e servono 20 secondi per consultare una pagina social.

“Il rischio legato all’utilizzo degli smartphone per chattare o inviare una ‘faccina’ – osserva l’Assessore – sembra non essere percepito. Tutti sanno che andare contromano in autostrada è un pericolo mortale, in pochi capiscono che usare il telefonino è come guidare per alcune decine di secondi bendati”.