Tangenti a funzionari del Fisco: quattordici arresti tra Como e Varese

Tempo di lettura: 2 minuti

COMO – Blitz della Guardia di Finanza e della Polizia Giudiziaria all’alba di oggi, martedì 19 maggio, nelle province di Como e Varese accusati di reati contro la Pubblica Amministrazione. Complessivamente il GIP ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 14 soggetti di cui 2 in carcere e 12 ai domiciliari.

L’Operazione Orazio, come è stata ribattezzata, è stata coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Como.

Il tutto è cominciato nel giugno 2019 con l’arresto per corruzione dell’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate di Como Roberto Leoni e dell’ex capo dell’ufficio legale Stefano La Verde.  Come spiegato in conferenza stampa (via web) dal Procuratore Nicola Piacente, nelle disponibilità di La Verde era stata rinvenuta un’agenda con appuntati i nomi dei professionisti che lo ‘retribuivano’ e i rispettivi importi. Dalle dichiarazioni rese in seguito dai due arrestati era partito il secondo ramo di indagine che ha condotto agli arresti odierni.

Complessivamente sono stati ricostruiti 22 episodi di corruzione e 37 contribuenti beneficiari delle attività illecite. In carcere, questa mattina, sono finiti un commercialista e un funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Como, ai domiciliari dieci commercialisti, tra cui un importante curatore fallimentare, un ex dirigente dell’Agenzia delle Entrate di Como e anche uno dell’Agenzia delle Entrate di Milano.

280 mila euro il valore complessivo delle tangenti pagate ai funzionari del fisco per avere diverse agevolazioni, per un totale di quasi di 2 milioni di euro sottratti all’erario dal 2012 al 2019. “Un quadro disarmante, un sistema corruttivo seriale” come dichiarato dal Pubblico Ministero Pasquale Addesso che ha coordinato le indagini insieme al dottor Piacente.

Esclusa dai capi d’accusa l’associazione a delinquere in quanto, come spiegato, i rapporti erano esclusivi. Alla Guardia di Finanza il merito, nei mesi di indagine, di aver ricostruito non solo le pratiche ma anche la fitta rete di rapporti. Al blitz di questa mattina, nelle Province di Como e Varese, hanno partecipato 130 militari, 20 ufficiali di Polizia Gudiziaria e 45 autovetture.

La nota dell’Agenzia delle Entrate

“L’Agenzia delle Entrate precisa che si tratta del prosieguo dell’indagine avviata lo scorso anno in seguito ad una segnalazione di dipendenti dell’amministrazione stessa. L’Agenzia assicura che la collaborazione è proseguita in questi mesi e che continuerà per aiutare gli inquirenti ad acquisire elementi utili a fare luce sulla vicenda, anche con riferimento agli altri indagati. L’Agenzia delle Entrate ha disposto il provvedimento di sospensione obbligatoria del dipendente e provvederà ad attivare il previsto procedimento disciplinare”.