Lettera. L’intervento di Bosisio sul tema ambiente: “E’ tempo di coraggio”

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LECCO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Germano Bosisio.

“E’ il tempo del coraggio”. E’ con questo perentorio monito che si conclude l’intervento, riportato dai media locali, dell’assessore all’Ambiente di Lecco Alessio Dossi a seguito dell’approvazione in Consiglio Comunale della mozione che invita il sindaco a fare propria la dichiarazione di emergenza climatica e ambientale.

Ma si avrà il coraggio, a partire dall’Amm. Comunale stessa così territorialmente determinante da vari punti di vista, di rimettere in discussione la realizzazione del Teleriscaldamento abbinato al forno inceneritore di Valmadrera?

Si avrà il coraggio di non nascondersi più dietro il termine “fonti rinnovabili” se il progetto recentemente presentato, a quanto riferito dai media, dall’unico concorrente rimasto in gara prevederà entro il 2032, in alternativa all’attuale combustione di rifiuti, quella di biomasse o del gas sapendo dei loro effetti inquinanti e climalteranti e quindi della loro non sostenibilità ambientale?

E si spingerà su di una più rapida implementazione su tutta la provincia della tariffazione puntuale (se ne parla dal 2015) invece che procedere sostanzialmente nell’arco di 2 anni ad una sperimentazione limitata a pochi comuni (la T.P. sarebbe applicabile entro 6/9 mesi secondo il Consorzio Contarina di Treviso, dove è già pienamente operativa con successo da qualche anno)?

L’impressione poi è che, a fronte di proclami vari, si voglia, se non ignorare, almeno minimizzare il pesante effetto climalterante dell’attuale forno inceneritore, una delle più grandi fonti emissive di CO2 provinciali: per compensarne quelle annuali occorrerebbero milioni di alberi e se si chiudesse in tempi rapidi il forno si raddoppierebbero in un sol colpo gli effetti riduttivi previsti dal PAESC di Lecco – Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima – attraverso una miriade di interventi da attuarsi nel periodo di riferimento di ben 23 anni (2007 – 2030).

Gli ammirevoli ragazzi dei Fridays For Future avranno il coraggio di chiedere conto di tutto ciò? E i circoli provinciali di Legambiente, che in crescendo hanno pubblicamente ed apprezzabilmente espresso molti dubbi proprio legati alla effettiva virtuosità/sostenibilità delle fonti alternative sopra richiamate e alla loro intercambiabilità impiantistica, avranno il coraggio di opporsi apertamente al Teleriscaldamento se si utilizzassero biomasse o gas, invece che intraprendere al più presto e con rapidità percorsi virtuosi realmente tendenti all’opzione “Rifiuti Zero” già applicata con successo in vari altri territori?

E nella trattativa col PD (e annessi) per le imminenti prossime elezioni comunali lecchesi i 5 Stelle e “Con la Sinistra Cambia Lecco” che si sono battuti lodevolmente contro il Teleriscaldamento, le sue logiche e relative conseguenze, ne faranno uno dei principali temi dell’agenda, anche alla luce delle recenti maggiori sensibilità ambientali sui cambiamenti climatici ? E la Lega manterrà la sua posizione “diversamente” critica?

E le forze politiche del prossimo consiglio comunale sapranno fare altrettanto su di un’altra questione, posta proprio nel cuore della città e esemplare di molte altre realtà simili del nostro Paese, che è la destinazione dell’area ex Leuci? Area che, se orientata ad un intelligente uso pubblico, potrebbe una volta tanto anche bloccare l’ennesima e da tempo preordinata operazione immobiliare a scapito della ormai defunta precedente prestigiosa attività produttiva, come più volte evidenziato pubblicamente dagli ex lavoratori, di cui facevo anch’io parte. Suona quasi come una beffa l’attuale e uscente sindaco Brivio che apre solo ora ad ipotesi di ubicarvi un “polo tecnologico”: noi, assieme a molti altre forze vive del territorio, con CittadellaLuce l’avevamo proposto molto tempo fa, inascoltati dall’intero “Sistema Lecco”. Ad ognuno quindi il proprio coraggio e le proprie coerenze!