Lettera. Natale, covid e restrizioni: le riflessioni di una ragazza di 19 anni

Tempo di lettura: 2 minuti
lettera

LECCO – Riceviamo e pubblichiamo le parole scritte da Elisa, una ragazza di 19 anni, che ha voluto condividere un pensiero personale sul Natale con tutti i lettori.

“Che Natale è questo? 
Mi ricordo quando dicevamo che il virus ci avrebbe cambiati, che dopo la prima quarantena saremmo stati tutti più “buoni”, gentili… ma non è stato così. Personalmente non capisco più le persone che incontro, ognuno ormai parla solo e sempre di sé, ma dov’è finito il bene verso il prossimo? Credo che il periodo passato in quarantena ci abbia reso solamente peggiori di quanto già lo fossimo, oltre a farci allontanare completamente dalle persone, ha proprio cambiato il nostro carattere in peggio.
Non pensavo di trovarmi nel 2020 così, questo mi fa molta paura, perché sto notando quanto ogni anno che passa succedono cose sempre più negative, ma il come mai ce lo siamo mai chiesti? Diamo sempre colpa agli altri, senza guardarci, senza sapere che siamo i primi a commettere certi sbagli. Sinceramente, non ho mai pensato che queste piccole tonalità di colore sull’Italia possano fare la differenza, abbiamo visto cosa è successo a Milano no? Capisco la voglia di uscire, del Natale, di far regali, ma non pensiamo che il regalo più bello è stare insieme, senza perdere più nessuno? Così sarà anche durante le feste, quando nonostante i divieti, molti si riuniranno insieme a festeggiare, ma festeggiare cosa di preciso? Essere felici ora non corrisponde al domani, non sappiamo cosa possa succedere.
Come tutti, ho un sacco di domande da mesi, la testa corre in continuazione e trascina pensieri su pensieri, ma nessuno riesce a darci delle risposte, delle conferme e allora come si fa a continuare a sperare? Poi ci chiedono perché noi giovani siamo così pessimisti, siamo spesso stanchi e nervosi, ma poi non tutti siamo uguali, non c’è un’unica classificazione sotto l’insieme di “ignoranti” che fanno solo assembramenti e girano senza mascherina, perché non è così, ci sono anche ragazzi che pensano alla salute della propria famiglia e al loro futuro. Perché non impariamo a non essere superficiali in tutto? Perché certa gente pensa ancora che questo virus non faccia niente? Questo Natale non sarà magico, non sarà lo stesso per molte famiglie che hanno perso i propri cari, ed è per questo che bisogna essere un po’ più responsabili e meno egoisti.
Non prendiamo sempre alla leggera le parole, soffermiamoci un po’ di più e pensiamo alle conseguenze per favore”.