Lettera. Né test, né tampone. Passata la quarantena chi attesta se non si è più contagiosi?

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LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Sono in tanti ad essere in questa situazione di dubbio, incertezza e in un certo qual modo di timore, non certo per se stessi, ma per gli altri.

Molti di coloro i quali sono stati giudicati potenziali Covid-19 e che si sono curati a casa, terminata la quarantena (due settimane di fermo rigoroso a casa), tutto torna alla normalità, con la libertà di muoversi.

Nessun esame sierologico, nessun tampone, nulla di tutto ciò.

Scadute le due settimane durante le quali ATS chiama quotidianamente (festivi esclusi) per assicurarsi delle buone condizioni del paziente, non c’è alcun seguito.

La domanda che in molti si sono posti è: chi mi accerta che quello che ho avuto è stato il Covid-19? Dopodiché, ammesso che lo sia stato, chi mi garantisce che non sono più contagioso e quindi, in un certo qual modo pericoloso?

‘Se bastano le due settimane di quarantena – come qualcuno ha fatto presente – a che pro si fanno test e tamponi, se poi in giro c’è il ‘popolo’ degli ex malati potenziali Covid-19, che nessuno sa, effettivamente, se sono ancora contagiosi oppure no?’

Mistero… Cantava Enrico Ruggeri”.

Lettera Firmata