Lettera. “Nessun contributo e bonus per chi ha contenziosi fiscali e contributivi”

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Giancarlo Bandinelli
Giancarlo Bandinelli

CALOLZIOCORTE – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Gian Carlo Bandinelli, volto noto della politica calolziese e locale.

“Vado al massimo, vado a gonfie vele. Sì, e voglio proprio vedere, come va a finire… recita una famosa canzone di Vasco Rossi.
Contributi per lockdown, contributi per caro energia, superbonus, ecobonus e altri bonus di ogni genere: per la casa, per le barriere architettoniche, per i mobili, per i sanitari e i rubinetti, per la manutenzione di giardini, per la cultura, per la revisione della macchina, moto e scuter ibridi o elettrici… miliardi di qua e miliardi di là, e via cantando. Tutto a debito pubblico.
Un debito pubblico, quello italiano, che in questi giorni sta superando i 2734 miliardi e che diventa sempre più insostenibile.
Un debito pubblico, quindi, che va rivisitato, per vedere cosa c’è dentro il debito stesso, per decidere quali debiti onorare e quali annullare se contratti contro gli interessi dei cittadini e con la connivenza degli operatori di mercati finanziari.
Anche la parte di debito contratto dall’Italia e dagli altri Stati dell’Unione Europea in seguito agli interventi sanitari e non solo a causa della pandemia deve essere ripianato per tutti gli Stati dalla Bce.
Dopo di che bisogna farli smettere con questa politica economica di contributi a pioggia, spesso privi di ogni logica, complicati burocraticamente, che favoriscono malversazioni e truffe anche perché non c’è certezza di giuste pene per questi delinquenti in guanti gialli, senza poi tralasciare gli aspetti a favore di chi ha in atto conflitti con il Fisco e gli Enti Previdenziali.
Chi evade è un vero e proprio ladro e quindi non può e non deve essere trattato e considerato alla pari di chi adempie ai propri doveri e obblighi verso lo Stato e le Istituzioni Pubbliche.
E’ fuori dubbio che serve più Stato in economia, ma non per dopare i profitti privati, bensì per un fattibile piano industriale del Paese, ecosostenibile, al passo coi tempi, in grado di creare occupazione vera e dignitosa, superando precariato e bassi salari”.