Lettera: “Un compleanno in quarantena, alla scoperta delle emozioni”

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lettera

LECCO – 19 Marzo 2020, 41°Compleanno in quarantena.
Un compleanno insolito. Un compleanno, non il primo in realtà, travolto da un senso di inquietudine, uno stato di agitazione inspiegabile un vuoto dentro. Un vuoto che però è pieno di emozioni. E quali sono le emozioni di questo vuoto vortice?
Tante.

La paura: siamo di recente usciti da un dramma familiare che ci ha messi a dura prova, come se la vita non ci avesse già sfidati. E con Edo è stata davvero una bella sfida, che però abbiamo vinto, uniti più che mai. E quest’anno si riapre un nuovo anno con un’altra paura, che si chiama Covid 19. La paura per le nostre vite, di tutti noi. Nessuno è escluso, nessuno è immune a tutto questo e la paura è tangibile, è dentro di noi. La paura per i  nostri genitori, per la nostra famiglia, per le persone che amiamo. La paura di qualcosa che non vediamo, ma che ci potrebbe distruggere.

La tristezza: di stare lontani, di non potersi toccare, aiutare, sostenere. Tutto così distante, tutto così surreale. Una mancata libertà, privati della cosa che davamo per scontato, la libertà di movimento.

L’impotenza: di non poter fare nulla davanti a tutto ciò. Di non avere le capacità per cambiare le cose. Di non essere in grado di dare un contributo

L’unione: Covid 19 ha portato anche cose buone, il sentirsi innanzitutto. Perché non ci ascoltiamo mai. Il sentire noi stessi e sentirci una famiglia, passare del tempo insieme, passare del tempo con noi stessi, e, se pur forzatamente, riscoprirsi uniti. Inventare dei passatempi che mai avresti immaginato, osservarsi e stare anche in silenzio, osservarsi e prendersi cura l’uno dall’altro. E ritrovare il sorriso per le piccole cose: Un dinosauro di carta, una lista della spesa online fatta a mezzanotte, la prima pipì senza pannolino. Guardarci in uno schermo diviso in 4 e sentirsi sempre una Famiglia. E da qui altre emozioni.

L’allegria, la gioia: di raccontarsi, di leggere negli occhi altrui la gioia di rivedersi, di leggere quei sospiri che dicono “anche oggi ci siamo visti ancora e stiamo tutti bene”, come se la cosa non fosse scontata. Ed in effetti non lo è. Questo ha creato il COVID-19, tutto questo vuoto, tutte queste emozioni dentro a questo vuoto. Tra pochi minuti sarà il mio compleanno. E sarà anche il compleanno della mia gemella. E’ la prima volta che non potrò condividere con lei questo momento…Tra pochi minuti sarà anche la festa del papà, il papà che ci manca da impazzire e che ci auguriamo stia bene perché anche per lui è negato un nostro abbraccio. Ma non è negato un pensiero positivo. Vi voglio bene, e andrà tutto bene!

Buon compleanno anche a te mia dolce metà e tanti auguri a te caro papà che ti sei sempre preso cura di noi con tanto amore ed equilibrio. Un giorno ci riabbracceremo e continueremo ad essere la famiglia imperfetta che siamo, con le nostre discussioni, con i nostri scontri. Ma sempre, ed ora più che mai che nulla, ma proprio nulla, può distruggere un legame forte creato dall’amore che ci lega, nemmeno il Covid19″.

Sara