Airuno, l’ex sindaco Gatti: “Il Parco è una risorsa, non un vincolo”

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AIRUNO – Nel Consiglio Comunale di Airuno del 26-09-2019 i consiglieri sono stati chiamati a esprimersi sull’uscita dal PLIS del monte di Brianza e sulla interruzione del percorso di integrazione, all’interno del Parco di Montevecchia e del Curone, della parte collinare di Airuno che comprende quasi tutto il patrimonio boschivo del Comune che è pari al 48 %: IL POLMONE VERDE DI AIRUNO. Nel consiglio la maggioranza, sostenuta dal
sindaco MILANI, ha votato no al Parco! Ricordiamo, per chi non fosse di Airuno, che nel febbraio 2018 i tre consiglieri di minoranza (Milani, Rossi Claudio e Rossi Adriana, l’attuale giunta) avevano votato a favore di questa operazione.
Il sindaco Milani sostiene la sua scelta, dichiarando “dopo aver sentito, ascoltato il parere dei cittadini … si può cambiare opinione”. Considerata l’importanza dell’argomento non ci sembra una sola questione di semplice cambio di “opinione”, ma diremmo che è una completa inversione a U di chi oggi amministra il Comune di Airuno.
“Era scritto nero su bianco nel nostro programma, il nostro impegno di uscire dal Plis e di non voler entrare nel parco di Montevecchia e del Curone.” dichiara ancora Milani. A noi non risulta che, nel programma depositato in comune e nei vari volantini distribuiti alla popolazione, ci siano dei riferimenti a voler chiudere il PLIS e a voler stoppare l’entrata nel Parco di Montevecchia! In una campagna elettorale una lista non può dimenticare di comunicare a tutta la cittadinanza una futura scelta che cambierà la storia di un paese.
Non solo, Milani aggiunge anche “che però non è una scelta personale e nemmeno politica”. Anche l’assessore Rossi dichiara che “…non ci sono luoghi comuni di centrodestra ma c’è solo l’intenzione di difendere l’interesse legittimo dei cittadini”! Inoltre Rossi nel suo comunicato fa riferimento anche al PGT e sempre Rossi in C.C.
ha dichiarato che il PGT “doveva comunque essere rivisto” non solo per il PLIS!
Si esce dal PLIS e si chiude la porta in faccia al Parco di Montevecchia perché “me lo hanno chiesto i cittadini specialmente quelli di Aizurro” (che comunque non rappresentano la maggioranza del paese), oppure c’è altro? Ci viene spontaneo dire “roba da non credere”: mentre tutti, politici, ambientalisti, industriali, comuni cittadini dal nord al sud del mondo, in queste settimane promuovono e sostengono una campagna che supera
i confini nazionali per la tutela dell’ambiente, per salvare il futuro della terra, la maggioranza che governa Airuno mostra di non essere capace di andare al di là del proprio campanile, preferiscono “ballare da soli”.
Naturalmente, noi la pensiamo in modo esattamente opposto. È anacronistico che Airuno non entri nel Parco di Montevecchia. L’esperienza di questi anni nel PLIS ci ha dimostrato che entrare in una “comunità” apre alla collaborazione con i comuni limitrofi, con le associazioni del settore, con i vari Enti presenti sul territorio. Airuno era uscito da un lungo isolamento territoriale. L’esperienza del PLIS rappresenta l’inizio di un percorso che poi, grazie anche alla nuova Legge regionale di ampliamento dei Parchi, poteva sfociare in un assorbimento di una parte dei suoi confini nel Parco regionale di Montevecchia. Motivo per cui Il nostro gruppo considera il Parco di Montevecchia non una intrusione sul nostro territorio ma una risorsa, una opportunità, un sostegno a favore anche dei proprietari dei boschi. Una possibilità per il Comune di Airuno di accedere a dei finanziamenti ma ancor di più ad aprirsi a progetti futuri di investimento, sia per il miglioramento ambientale del nostro territorio che per le attività legate alla gestione e alla conservazione dei boschi. Noi siamo per proteggere e preservare il nostro territorio, il polmone verde di Airuno, a tutela e a vantaggio delle future generazioni.  Come gruppo, ci piace pensare al comune di Airuno non più solo, ma parte viva di un progetto verde di continuità, di un Parco regionale che allarga i suoi confini. Noi siamo quelli del “SI AL PARCO” e ci sentiamo in dovere di coinvolgere tutti gli airunesi – e non solo – per riconfermare questa scelta.
Ringrazio per l’attenzione.
Adele Gatti