Sardine/alborelle, la replica alle parole del sindaco Consonni

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LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:

Dottoressa Consonni, voglio approfittare di questo spazio per spiegarle che le Sardine/Alborelle non sono contro Salvini o Meloni a prescindere, sono contro la politica che esprime odio e violenza verbale contro il “diverso”, tanto che la senatrice Segre ha chiesto una commissione parlamentare contro l’odio e chi ha votato a sfavore sono stati i due partiti rappresentati da questi due personaggi, sarà stato un caso?

Le sardine sfilano senza bandiere di partito e vorrebbero che tutti siano più responsabili nelle parole usate, per evitare che dalle parole si passi ai fatti, quindi contro anche a scritte fatte da imbecilli che non hanno nome o cognome.

Non capisco il richiamo alle Fobie, atto da condannare che avvenne in un preciso momento storico e soprattutto non paragonabile alla Shoah: vero e proprio piano sistematico messo in atto dal regime Nazista con il supporto del Fascismo, con le leggi raziali del 1938, che voleva arrivare allo sterminio del popolo Ebraico in primis e che coinvolse gli omosessuali, i Rom e altre persone considerate inferiori alla “razza” Ariana.

Oggi ci sono politici, pagine Facebook o altri canali social riconducibili a partiti che per compiacere il proprio elettore mettono alla berlina persone solo perché esprimono pensieri differenti o incolpano persone considerate “diverse” per trovare un capro espiatorio su cui far convogliare attacchi fini a se stessi, questo sta riproponendo atteggiamenti razzisti.

Quindi dott.ssa Consonni ecco il motivo per cui le Alborelle si rivolgono alla Meloni ed a Salvini perché rappresentano la politica che non vogliono avere.

Cordialmente
Daniele Martucci
(Alborella)