@5 Lecchesi nel mondo – La Repubblica Dominicana e le mezze verità

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SAN FRANCISCO DE MACORIS – Proseguiamo il nostro viaggio in giro per il mondo con la rubrica Lecchesi nel mondo, questa volta a scriverci è stato, Roberto Figini, lecchese doc, per la precisione di Rancio, che da sei mesi si trova a San Francisco De Macoris nella Repubblica Domincana.

Roberto FiginiMi chiamo Roberto Figini, lecchese che abita in Rancio, i miei anni hanno superato da molto tempo gli anta e per mia fortuna o sfortuna (dipende dai punti di vista), nella mia vita lavorativa ho avuto modo di girare gran parte del mondo, non sto scherzando.

Non posso quantificare le città in cui sono stato ospite basti dire che ho girato dalla Finlandia all’Africa: Tunisia, Marocco, Nigeria, Camerun, Costa d’Avorio, passando per la Russia e Lituania, all’America meridionale: Colombia, Perù, Bolivia, Venezuela, Messico, e ancora l’Asia con Cina, Giappone, Indonesia, Malesia, Corea, passando per il Canada e Stati Uniti tra cui Chicago, Dallas, New York, Miami. Non contando gli stati europei, li ho girati tutti in lungo e in largo. Ho amici spagnoli, francesi, tedeschi, svedesi, finlandesi, olandesi.

Sembra strano, ma girare il mondo per lavoro è completamente diverso che fare turismo, in ogni nazione ci si scontra con realtà diverse e sempre molto lontane da quelle turistiche che logicamente ti propongono proponendoti una vita bella, senza problemi ma tal volta distorta, non reale. Sembra tutto bello ma non rispecchia la realtà del paese. Stiamo parlando del mondo reale, dove tre quarti delle nazioni sopravvive non vive. Ora, per ironia della sorte o per il mio spirito irrequieto, mi trovo da sei mesi in Repubblica Domenicana che, come Cuba, è la meta ambita dalla maggioranza dei turisti italiani e non solo.

Repubblica Dominicana San Francisco de Macoris (3)Io stesso ho accettato questo contratto prestando fede a quelli che sono venuti prima di me, che l’hanno descritta come un paradiso, un eden dove si vive bene con pochi soldi con donne facili e disponibili dove basta svegliarsi al mattino e cogliere i frutti dagli alberi e via di questo passo. Tutte mezze verità. La vita reale è un’altra, dove c’è un turista che vive da nababbo mille persone sopravvivono a stento con uno stipendio medio (fortunato chi lavora) di circa 8000 Pesos dominicani vale a dire 140 euro. Però, per vivere dignitosamente alle persone del posto servirebbero almeno 1000 euro, per un europeo non basta una rendita di 2000 euro ed è quello che il governo dell’isola chiede a garanzia per darti la residenza, dunque, le storie dove si racconta che si vive con pochi soldi sono solo favole. Parliamo di vita all’esterno delle zone turistiche vale a dire all’interno dell’isola, nelle città in cui si lavora e si vive normalmente, senza turismo. Io da sette mesi vivo a San Francisco De Macoris una città con mezzo milione di abitanti a due ore di viaggio circa dalla capitale Santo Domingo e vi posso garantire che di bello non c’è niente. Non vi sono alberghi decenti, ci sono tre, dico tre, ristoranti e una pizzeria gestita da italiani tutto il resto è out per lo straniero. La delinquenza è inaudita, il narcotraffico è il padrone assoluto della città, i servizi essenziali (sanità luce acqua, trasporti) non esistono per la povera gente, migliora un poco se hai possibilità di pagare ma, nonostante ciò, non sono garantiti. Repubblica Dominicana San Francisco de Macoris (7)

Ora parliamo di libertà di movimento, se vuoi vivere senza problemi devi abitare in zona residenziale con sbarre alle finestre, guardiani e filo spinato. Non uscire di casa a piedi mai, la sera non uscire dalla città anche in auto perchè rischi tantissimo, ho avuto modo di conoscere una signora la cui figlia si trovava in ospedale con seri problemi perche aveva avuto un incidente con una mucca, io stesso ho avuto modo di vedere uomini investiti e abbandonati in mezzo alla strada, cavalli morti investiti da autocarri, e spesso qui il valore della vita è pari a zero. Ho vissuto in questi sette mesi due ‘huelga’ che corrispondono ai nostri scioperi, sono stato due giorni chiuso in casa, vi sono stati un paio di morti e vari feriti, oltre i danni alle auto di passaggio. Non vorrei parlare del modo di guidare, basti dire che il popolo domenicano non rispetta niente e nessuno figuriamoci le regole del traffico. Avrei molto da scrivere su questi argomenti ma, mi limito a dire, non parlate di paesi del bengodi, non esistono. Se non hai un grosso spirito di adattamento e soldi sufficienti per far fronte a tutto non vi consiglio di andarci a vivere. Bene per le vacanze ma vivere è un’altra cosa. Ciao a tutti e buone vacanze“.

Roberto Figini
(San Francisco De Macoris – Repubblica Dominicana)

 

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