Agli estremi con Monti Sorgenti, inaugurata la mostra di Colliard e Della Bordella

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Arianna Colliard, Emilio Aldeghi, Matteo Della Bordella

Ottimo inizio per la rassegna dedicata alla montagna che dal 6 maggio entrerà nel vivo

Un alpinista con la sua compagna antropologa in versione fotografi e un racconto inedito tra arrampicata e cultura

LECCO – Non poteva iniziare meglio la 12^ edizione di Monti Sorgenti. La rassegna che porta la montagna in città, grazie alla caparbietà del gruppo di lavoro guidato da Emilio Aldeghi, non smette di crescere in quantità e qualità: sempre più persone, anche da fuori città e provincia, seguono i numerosi eventi (rigorosamente gratuiti) che di anno in anno sono sempre più interessanti e attuali.

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E’ stata la mostra “Xtremes: North Groenlandia – Isola di Baffin – South Patagonia” ad aprire la nuova edizione di Monti Sorgenti. La folta cornice di pubblico ha accolto un Matteo Della Bordella in una versione davvero inedita, quella di fotografo. Accanto a lui la compagna Arianna Colliard, antropologa e videomaker di formazione, ideatrice dell’esposizione fotografica, che ha saputo cogliere attraverso il suo obiettivo l’aspetto più umano e sociale delle spedizioni di Matteo.

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Arianna Colliard e Matteo Della Bordella

In tanti hanno partecipato al vernissage di venerdì pomeriggio: “L’idea di unire due estremi del mondo (Groenlandia e Patagonia) ha finito per mettere assieme due realtà ambientalmente e naturalisticamente molto vicine, ma culturalmente davvero lontane – ha spiegato Arianna Colliard -. In questa mostra coesiste lo sguardo più alpinistico di Matteo con il mio sguardo che è più antropologico e culturale”.

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“Al giorno d’oggi siamo bombardati da fotografie e informazioni – ha spiegato Matteo Della Bordella – Proprio per questo motivo mi è sembrato importante scegliere alcune fotografie, stamparle, esporle, farci dei ragionamenti, recarsi fisicamente in una sala espositiva, spegnere il telefono, prendersi il tempo di guardarle e rifletterci. Oltre a gustarsi le foto, questo consente anche di elaborare dei pensieri che un contesto normale probabilmente non permette di fare e così le immagini assumono un significato più profondo“.

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Un racconto suggestivo pieno di colori che, accanto alla narrazione del gesto tecnico di un alpinismo di altissimo livello, svela in maniera molto discreta la storia e la vita di queste popolazioni lontane attraverso l’ambiente, gli sguardi e i gesti della gente. Una selezione di foto ricca che offre un panorama molto più ampio di quello colto dalla macchina fotografica.

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Emilio Aldeghi e Adriana Baruffini

“Sono contento che la nuova edizione di Monti Sorgenti cominci con questa mostra fotografica – ha detto Emilio Aldeghi, coordinatore della rassegna e presidente regionale del Cai -. Il gruppo Monti Sorgenti, ormai da anni, ha proprio l’obbiettivo di mostrare la montagna in tutte le sue sfaccettature e questo è un ottimo esempio. L’idea di questa mostra è nata almeno un anno fa, se non due, parlando con Matteo; quando ho capito cosa aveva in mente ho colto al volo l’occasione. Siamo così all’inizio di una nuova edizione di Monti Sorgenti, devo dire che è una rassegna faticosa, ma piano piano sponsor e istituzioni si sono affezionati e hanno capito che non era un progetto effimero e questo mi riempie d’orgoglio”.

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Entusiasta anche la presidente del Cai Lecco Adriana Baruffini: “So che è banale dirlo, ma è una mostra molto bella. Arianna, con le sue immagini, riesce a spostare la nostra attenzione sulle persone che vivono quei luoghi raccontandone i problemi sui quali, spesso, non si riflette abbastanza. Mi è piaciuto il suo saper guardare le cose da una prospettiva che va ben al di là dell’arrampicata. Matteo lo conosco da anni e ho potuto apprezzare la sua crescita come alpinista ma soprattutto come uomo, mi piace perché è sicuramente un alpinista che tende a costruire ponti piuttosto che muri e questo gli fa molto onore”.

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Mauro Gattinoni e Giovanni Cattaneo

Alla presentazione svolta a Palazzo delle Paure erano presenti anche il sindaco Mauro Gattinoni e l’assessore Giovanni Cattaneo: “Grandi nomi come quelli di Carlo Mauri o Walter Bonatti nascono come grandi alpinisti per poi diventare reporter esploratori. Mi piace pensare che questa mostra possa essere di buon auspicio per Matteo anche per l’occasione importante che offre alla nostra città”.

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Un’anteprima davvero interessante per una edizione di Monti Sorgenti che si fa sempre più carica d’attesa. Il sipario vero della rassegna si alzerà sabato 6 maggio (ore 20.45 in sala Ticozzi) con lo spettacolo teatrale inedito dal titolo “Tugnin, l’anima di Antonia” con Alberto Bonacina e Ancilla Oggioni. Da lì saranno due settimane intense e ricche di appuntamenti da non perdere…


La mostra “Xtremes: North Groenlandia – Isola di Baffin – South Patagonia” di Matteo Della Bordella e Arianna Colliard, curata da Gabriele Acconero, sarà aperta fino al 14 marzo presso la Torre Viscontea in piazza XX Settembre.