Anche Freccia 45 a Ispra per una ricerca scientifica senza vivisezione

Tempo di lettura: 3 minuti

 

VARESE / LECCO – Esiste un’alternativa alla sperimentazione sugli animali? Al Centro Europeo Comune di Ricerca di Ispra, lo scorso venerdì si è discusso di questa importante tematica alla presenza delle associazioni animaliste più rappresentative del panorama italiano nella lotta alla vivisezione: I-Care Europe, Movimento Antispecista, Comitato Montichiari Contro Green Hill. Attivisti No Harlan Group. Iosa, Leal e Freccia 45, ente quest’ultimo fondato dalla lecchese Susanna Chiesa e diventato negli anni una delle realtà animaliste principali nella battaglia per un metodo di ricerca non cruento nei confronti degli animali.

“Sono stata orgogliosa di aver rappresentato Freccia 45 in questa fondamentale giornata di discussione ed in cui i maggiori scienziati europei e mondiali per il superamento delle vivisezione erano presenti al tavolo di raffronto a cui sono state invitate a partecipare le più importanti Associazioni italiane che si occupano di lotta alla sperimentazione – spiega Susanna Chiesa – Solo perseguendo giorno dopo giorno gli obiettivi dell’abolizione della macellazione e della vivisezione, che rappresentano i due più gravi massacri di animali al mondo, possiamo sperare in una vita migliore”.

Susanna Chiesa, presidente di Freccia 45

L’associazione ricorda come ogni anno, in Italia, “continuano ad essere assassinati 900.000 animali per vivisezione che, dopo la macellazione, rappresenta il più grave massacro esistente sul pianeta”.

La giornata è proseguita con la visita all’EURL ECVAM, European Union Reference Laboratory for Alternatives to Animal Testing, il laboratorio di riferimento dell’Unione europea per i metodi alternativi alla sperimentazione animale, istituito nel 2010 ed è composto da una cinquantina di scienziati.

“Per evitare che siano dannosi, tutti i prodotti di consumo (dai detersivi agli oli per l’auto) sono sottoposti ad una valutazione della sicurezza. Per verificare la sicurezza delle sostanze chimiche si ricorre ancora ampiamente agli animali da laboratorio. Tuttavia, l’Unione europea si è impegnata a favore del benessere degli animali e della promozione di metodi alternativi per eliminare o ridurre al minimo l’uso di animali a scopi scientifici e dal marzo 2013 è in vigore il divieto di commercializzare cosmetici contenenti nuovi ingredienti testati su animali – prosegue la presidente di Freccia 45 – I nuovi test basati sull’uso di cellule umane o tessuti ingegnerizzati sono suscettibili di prevedere in modo più efficace i potenziali effetti tossici sull’uomo rispetto ai test effettuati su animali da laboratorio. Gli approcci alternativi non sono quindi soltanto importanti per ragioni etiche, ma possono anche contribuire ad una miglior tutela dei consumatori e dell’ambiente”.