Brainart: arte e scienza per dare una risposta i malati di demenza e Alzheimer

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Brainart

Demenza e Alzheimer, a Lecco nasce un approccio non farmacologico innovativo

In tanti al Manzoni per il convegno sulle patologie dementigene e la presentazione del progetto Brainart

LECCO – In tanti, questa mattina, hanno partecipato all’evento “Brainart”. Il convegno dal titolo “Patologie dementigene: le nuove frontiere dell’approccio artistico-creativo, musicale e multimediale” ha visto la presenza di molti addetti ai lavori.

Il progetto e gli obiettivi

Il progetto, afferente al programma di finanziamento Europeo Interreg Italia-Svizzera, vede come capofila il Crams di Lecco che, grazie alla partecipazione di Ats Brianza, Need Institute di Milano, Dipartimento della Sanità e della Socialità del Canton Ticino, Museo Nazionale Vincenzo Vela di Ligornetto e Fondazione Pro Senectute, si propone di sviluppare nuove metodologie per favorire l’inclusione sociale di soggetti affetti da patologie dementigene.

Il convegno

Il convegno è stata una fondamentale occasione di confronto intorno ai temi che stanno alla base del progetto. Dopo i saluti istituzionali di Paolo Favini (direttore generale Asst Lecco), Silvano Casazza (direttore generale Ats Brianza), Enzo Galbiati (autorità di gestione Interreg Italia Svizzera) e Angelo Riva (presidente Crams), la mattinata è entrata nel vivo con una serie di interventi moderati da Rossana Becarelli (presidente Rete EuroMediterranea per l’umanizzazione della Medicina) e Michele Farina (giornalista del Corriere della Sera).

Paolo Favini

Paolo Favini, direttore generale Asst Lecco

“Sono molto lieto di ospitare all’ospedale Manzoni questo importante convegno su una patologia che sta diventando un po’ l’epidemia di questo millennio e che sta interessando una fascia che è socio-sanitaria e sociale. Stiamo parlando di demenza e Alzheimer e questo convegno illustrerà in maniera interessante le forme di assistenza e terapia non farmacologica innovative e sperimentali. Questa patologia necessita di una visione un po’ olistica e totale del paziente e ha bisogno di trovare le diverse istituzioni collegate tra di loro. E’ una vera presa in carico del paziente cronico e non è un caso che in questo territorio ci occupiamo del problema in maniera integrata anche con altre realtà territoriali”.

Angelo Riva

Angelo Riva, presidente del Crams e project manager

“Il manifesto fondativo di Brainart sta in un documento firmato 5 anni fa a Ginevra da Michelangelo Pistoletto, uno dei più grandi artisti contemporanei, e da Jean Philippe Assal, medico dell’Oms. Il manifesto ha dato le premesse a Brainart con l’idea di mettere l’arte al centro, un aspetto che sta venendo sempre più fuori in Europa e in Italia. Questa esperienza nasce a Lecco, è una novità assoluta e ci abbiamo messo 5 anni prima di far partire questa idea sociale in cui il territorio diventa generatore di valori e deve riuscire a fondare una comunità di cura diffusa. Brainart è ricerca artistica, tecnologica sperimentazione clinica e scientifica. Il tutto applicato in un attività concreta che coinvolgerà un centinaio di pazienti tra Italia e Svizzera.

Anna De Benedetti

Anna De Benedetti, dipartimento sanità e socialità del Canton Ticino

“Il dipartimento si occupa ormai da diversi anni di implementare la strategia sulla prevenzione e accompagnamento dei pazienti e dei famigliari dei pazienti affetti da demenza. La collaborazione con i colleghi del progetto Interreg si dimostra particolarmente costruttiva e dinamica, una bella sfida culturale e scientifica che vede a confronto nel progetto di partenariato un concetto di presa in carico delle persone e delle loro famiglie un po’ diverso da quanto visto fino a oggi”.

Silvano Casazza

Silvano Casazza, direttore generale Ats Brianza

“Le persone con demenza stanno aumentando e quelle con demenza grave vanno incontro a una riduzione delle potenzialità espressive non solo a livello cognitivo ma anche emotivo e sociale. La nostra attenzione è rivolta al mantenimento e, ove possibile, allo sviluppo di potenzialità creative e espressive. Il tema sta emergendo come bisogno di natura sanitaria e sociale da diverso tempo e nasce la necessità di trovare una nuova strategia per dare a queste persone e alle loro famiglie una buona qualità di vita.

Brainart si inserisce nella volontà di trovare e sperimentare proposte che possano rallentare la regressione delle capacità cognitive attraverso strumenti innovativi. Sul territorio lecchese, che è sempre molto ricco di iniziative e sperimentazioni, verranno proposti strumenti non farmacologici per la stimolazione cognitiva che si sono già dimostrati efficaci a livello internazionale. La fase sperimentale clinica partirà da ottobre.

Brainart rappresenta un motivo di vanto per tutto il territorio grazie all’approccio innovativo volto a una risposta sempre più aderente ai bisogni degli assistiti, alla portata internazionale del progetto e alla collaborazione fattiva tra enti”.