Coronavirus e malati non acuti, posti letto nelle cliniche private. Accordo con ATS

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Accordo tra ATS Brianza ed enti privati per prendere in carico i pazienti Covid positivi

Malati lievi saranno assegnati a strutture selezionate tra Lecco e Monza, a “max” 150 euro al giorno cadauno

LECCO – Servono posti per ospitare malati non acuti di Coronavirus e l’Ats Brianza, così come altre aziende sanitarie lombarde, in questi giorni ha sottoscritto degli accordi di scopo con alcune strutture sanitarie private del territorio per la sorveglianza sanitaria dei pazienti Covid “paucisintomatici”.

Si tratta di quelle persone affette da Coronavirus “con sintomatologia respiratoria lieve suggestiva per infezione da COVID 19 che richiedano quarantena fiduciaria e bassi bisogni clinico assistenziali” così come si legge nella delibera pubblicata mercoledì da Ats Brianza.

Quelle richieste da Ats sono “degenze – specifica ancora la delibera – specificamente destinate a pazienti con bisogni di monitoraggio e ossigeno terapia non praticabili a domicilio e che possono evitare l’accesso ospedaliero. Al contrario, i pazienti dimessi dagli ospedali, da dedicare all’assistenza a bassa intensità, devono continuare ad essere gestiti dalla Centrale Unica Regionale dimissione post ospedaliera”.

E’ il caso, quest’ultimo, dell’ospedale di Bellano, di cui sono stati riconvertiti due piani per accogliere i malati in uscita dagli ospedali di Lecco e Merate, i cui trasferimenti però si sono fermati per mancanza di personale infermieristico e il primo piano del presidio sanitario, al momento, resta sgombero.

Nel lecchese selezionata la Clinica Mangioni

Le necessità è quella di garantire l’isolamento in sicurezza dei malati “attraverso un periodo di osservazione in ambiente protetto – si legge nella delibera – con la sorveglianza garantita da personale delle professioni sanitarie e personale di supporto, in alternativa alla quarantena domiciliare”

Attraverso un avviso di avviso di verifica delle disponibilità, Ats ha già selezionato alcune strutture dove poter ospitare i malati lievi: nel lecchese è risultata idonea la clinica Mangioni (G.B. Mangioni Hospital Srl) nel monzese il Policlinico di Monza, gli Istituti Clinici Zucchi, la Casa di Cura Villa Bianca e Osa Cooperativa Sociale e di Lavoro Operatori Sanitari Associati Soc. Coop. Onlus che opera negli ospedali di Vimercate e Giussano.

In un comunicato dei giorni scorsi, la clinica lecchese aveva fatto sapere di poter accogliere fino a 20 pazienti Covid-19 paucisintomatici.

L’accordo economico

La delibera specifica che il contratto di scopo avrà durata fino al 30 giugno “salvo necessità di prosecuzione in relazione all’andamento epidemiologico della epidemia Covid – 19 e a seguito di precise disposizioni regionali”

Ogni paziente ospitato presso le strutture private avrà un costo per ATS “entro il tetto massimo previsto per le degenze non ospedaliere di euro 150/al giorno”. Sarà l’azienda sanitaria a comunicare a Regione Lombardia “il numero dei posti letto attivati ai fini dell’attribuzione del relativo budget”. Il Pirellone ha messo a disposizione 11 milioni di euro.  

Oltre 6 mila malati oggi in sorveglianza ‘a casa’

Sono più di 6.300 le persone, spiegava in un comunicato di qualche giorno fa Ats  Brianza, poste in sorveglianza da inizio epidemia nelle province di Lecco e Monza, contattate quotidianamente grazie da 100 operatori Ats, con un volume di circa 70 telefonate al giorno ciascuno.

Un fronte che vede in prima linea i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Famiglia, con la presa in carico delle esigenze sanitarie dei pazienti, e i giovani medici in formazione presso il Polo della scuola di medicina generale dell’Ats Brianza.

Per fornire assistenza direttamente a casa sono state create le Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA), che possono essere attivate dai medici di famiglia per visitare a domicilio pazienti positivi al tampone per COVID o con sintomi riferibili al virus. Nelle aree di Lecco, Monza e Vimercate operano 36 medici e 3 figure professionali di supporto.