Coronavirus. Norme più rigide: a Lecco si chiudono i sentieri: “Restiamo a casa!”

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Cai, Ragni e runners al lavoro per mettere cartelli e transenne

Giro di vite nella lotta contro il coronavirus: “Stiamo a casa”

LECCO – Dopo la stretta voluta dal Prefetto Michele Formiglio in accordo con comuni e provincia, a Lecco ci si è mossi per chiudere i sentieri e cercare di sensibilizzare le persone al rispetto delle norme anticontagio.

Con l’aiuto di tre runner chiamati dal consigliere comunale di minoranza Giovanni Colombo, soci di Cai Lecco e Ragni hanno posizionato i cartelli predisposti dal comune per impedire alle persone di percorrere i sentieri montani lecchesi. Al lavoro 12 persone divise in 6 squadre. Il topografo del Cai Alessandro Perego ha individuato i punti principali, poi alle 13.30 il coordinamento in sala consigliare tra due rappresentanti del Cai Lecco, il vicesindaco e il comandante della Polizia Locale. Quindi il posizionamento dei cartelli con gli estremi dell’ordinanza.

Il messaggio è uno solo, impossibile equivocare: “Restiamo a casa”.