“Costruiamo il villaggio”, grande partecipazione al convegno targato Liceo Leopardi

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LECCO – Grande entusiasmo oggi al convegno promosso dal Liceo Leopardi di Lecco “Costruiamo il villaggio” presso il Palataurus. Studenti, insegnanti, famiglie, imprenditori, associazioni di categoria e componenti politiche si sono date appuntamento per riflettere su questo primo anno a pieno regime di alternanza scuola-lavoro.

Il risultato? “Più che positivo”, fanno sapere dalla scuola, mentre Plinio Agostoni, presidente della Fondazione don Giovanni Brandolese che 10 anni fa ha lanciato il progetto “Lecco fa Scuola” proprio per chiedere a tutto il territorio di implicarsi nella responsabilità educativa l’ha definita “Un’opera lieta e gioiosa”.

Al convegno, moderato dal preside del Liceo Giuseppe Meroni, sono intervenuti anche Cristina Galbusera, presidente di Confindustria Lecco-Sondrio, Angelo Belgeri, vice presidente di Confcommercio e responsabile del progetto Leggermente, Marco Giorgioni, presidente CdO, Walter Cortiana, imprenditore di 3C Catene e responsabile della formazione giovani per Confartigianato, e altri imprenditori come Riccardo Galli che quest’anno sono stati protagonisti dell’alternanza scuola-lavoro del Leopardi.

Presenti anche i presidi di altre scuole paritarie del territorio – Don Cristiano Mauri del Collegio Volta, Suor Marilisa Miotti dell’Istituto Maria Ausiliatrice e Monica Riva della Fondazione Clerici, Ezio Delfino Presidente Nazionale dell’associazione DiSAL – che hanno condiviso il racconto delle loro rispettive realtà scolastiche.

Grande successo hanno riscosso poi gli stand appositamente allestiti dagli studenti nei quali sono stati mostrati i risultati dei singoli progetti.

“Tutti i relatori – spiegano gli organizzatori della giornata – hanno sottolineato come Lecco stia rispondendo in modo più che positivo a questa nuova sfida, che sicuramente sta creando alcuni scompigli nella didattica”.

Da canto suo l’assessore all’Istruzione del Comune di Lecco Salvatore Rizzolino, presente all’evento ha dichiarato: “Mancano indicazioni precise da parte del Ministero e manca di sicuro un supporto economico che possa aiutare a sviluppare un progetto così corposo che in prospettiva nella nostra provincia coinvolgerà circa 9.000 studenti l’anno”.

Il preside Meroni ha quindi aggiunto: “L’alternanza ha sicuramente un pregio: quello di togliere il pericolo di una scuola autoreferenziale. Occorre trovare il punto di accessibilità di ciascun ragazzo, generare un’attrattiva di fronte alla quale la libertà dei ragazzi si muova. Servono persone che si coinvolgano liberamente: non c’è automatismo che permetta un risultato. Servono persone perché costruire il villaggio vuol dire costruire l’identità delle persone: dietro un ragazzo che si muove, c’è sempre un adulto che si spende”.