Covid, i sindacati scrivono all’ospedale: “Non facciamoci trovare impreparati”

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La FP Cgil scrive alla direzione ospedaliera: “Proteggere lavoratori e pazienti”

“C’è il rischio di una seconda ondata di contagi, non possiamo farci trovare impreparati

LECCO – Più confronto con le parti sociali e soprattutto un’organizzazione delle attività e scorte sufficienti a gestire eventuali nuovi picchi di contagi proteggendo i lavoratori e gli stessi pazienti: è quanto scrive e chiede la Fp Cgil Lecco in una nota indirizzata alla direzione generale dell’Asst di Lecco.

“di attivare un sistema di confronto continuo sulla gestione delle misure di prevenzione anti Covid. È fondamentale mettere al centro del confronto, con il sindacato, il tema della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, partendo dall’istituzione di una cabina di regia tra azienda e organizzazioni sindacali, Rsu e Rls”.

“Dopo i mesi drammatici che ci siamo lasciati alle spalle, con oltre 350 dipendenti contagiati dal Covid tra lavoratrici e lavoratori della Asst di Lecco – ricorda il segretario sindacale, Catello Tramparulo – non possiamo permetterci di trovarci impreparati a una possibile seconda ondata dell’epidemia. Durante l’emergenza sanitaria, come sindacato, abbiamo ricevuto moltissime richieste chiarimento e aiuto da parte dei dipendenti della Asst: ci chiedevano come comportarsi, cosa fare, come affrontare le loro difficoltà sia al lavoro sia come normali cittadini. Per tali ragioni il sindacato deve essere coinvolto sia nelle scelte organizzative sia sulle materie della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro”

“Crediamo sia utile aumentare la partecipazione di tutti i soggetti titolati dai contratti e dalle norme, solo attraverso il contributo di tutti possiamo evitare di ripetere quanto accaduto durante la prima fase della pandemia. Nessuno deve restare da solo – dice il sindacalista – questo vale anche per lavoratori degli appalti (nella nostra Asst sono tantissimi), la direzione aziendale deve farsi garante del rispetto delle norme sulla sicurezza, e se necessario deve intervenire per corregge eventuali negligenze”.

Tre richieste

“Assicurare le scorte di magazzino dei Dpi (dispositivi di protezione individuale) per tutte le strutture del sistema sanitario nazionale e per il personale impegnato nel sistema degli appalti operanti nelle suddette strutture. Aggiornare i documenti di valutazione dei rischi di tutte le strutture, con particolare riferimento a quelle territoriali e in appalto. Assicurare con la massima urgenza e tempestività le assunzioni di personale medico, sanitario, tecnico e amministrativo, al fine di smaltire le lunghissime liste di attesa aggravate dall’emergenza Covid”.

“Le nostre richieste – conclude Trra sono in linea con quanto stabilito comunemente nel verbale di conciliazione con il prefetto di Lecco, non possiamo permetterci di perdere ulteriore tempo, le lavoratrici e i lavoratori attendono risposte concrete per continuare a lavorare con la giusta serenità”.