Dimensionamento scuole, la proposta definitiva della Giunta

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L'assessore Salvatore Rizzolino
L'assessore Salvatore Rizzolino
L’assessore Salvatore Rizzolino

 

LECCO – “Si è trattato di un percorso impegnativo e non privo di difficoltà per i tanti vincoli normativi e oggettivi ai quali è sottoposta un’impresa di queste proporzioni ma alla fine il risultato definisce un nuovo assetto amministrativo dell’intero servizio scolastico della città che, offrendo le più solide garanzie per una didattica pienamente verticalizzata, allo stesso tempo mette al riparo il sistema dagli imprevedibili contraccolpi del preoccupante fenomeno del calo delle nascite, definendo un impianto duraturo, flessibile e aperto a futuri sviluppi e miglioramenti”.

Commenta così l’assessore all’Istruzione Salvatore Rizzolino la proposta per il nuovo piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche del primo ciclo formulata nel pomeriggio di giovedì 25 agosto dalla Giunta comunale e che verrà ora sottoposto ai Consigli di Istituto degli Istituti comprensivi della città di Lecco e dei Comuni contermini interessati al procedimento in corso.

Una proposta (schematizzata nel seguente schema, clicca qui per ingrandirlo) raggiunta “a seguito dell’ampio percorso di partecipazione popolare e istituzionale compiuto sul servizio scolastico della città di Lecco e alla riflessione che ne è scaturita al fine di riorganizzare l’assetto amministrativo del servizio scolastico secondo un nuovo dimensionamento a partire dall’anno scolastico 2017/2018”.

 

 

schema riorganizzazione scuole LECCO

 

Recepita l’esigenza di individuare un maggiore equilibrio numerico fra i diversi Istituti comprensivi, continuando però “a mantenere invariato l’impianto della riorganizzazione a tre” come ha spiegato l’assessore, conservando l’asta fluviale del Caldone come asse di divisione dei due Istituti comprensivi della parte alta della città e continuando ad assicurare la rigorosa l’applicazione di tutti i criteri dichiarati, tra i quali:

  • la presenza in ogni istituto comprensivo di tutti gli ordini di scuola del primo ciclo, elemento propriamente costitutivo del concetto stesso di istituto comprensivo;
  • la capienza dei numeri delle sezioni da un ordine all’altro dell’istruzione;
  • la territorialità, cioè storicità dei flussi da un plesso all’altro, flussi spesso facilmente giustificati dalla dislocazione dei plessi e della loro vicinanza all’utenza;
  • il rispetto dei parametri di leggeimposti o consigliati dallo Stato e/o dalla Regione Lombardia: 600 il numero minimo per l’autonomia didattica dell’istituto comprensivo, 1000 il numero del cosiddetto “Dimensionamento ottimale”, 1.750 la soglia di attenzione oltre la quale si consiglia di non andare.

“Le scelte operate hanno suggerito anche un cambio di denominazione dei costituendi Istituti comprensivi, per conservare l’attuale denominazione dei due Istituti della parte alta della città”.

 

scuola ballabio
La scuola di Ballabio

 

“Inoltre – ha proseguito Rizzolino – tale proposta recepisce la richiesta del Comune di Ballabio, comunicata informalmente nell’incontro del 9 agosto e successivamente formalizzata con lettera del 12 agosto di rimanere prioritariamente nell’Istituto comprensivo Lecco 1, oggi, nella nuova proposta, denominato Lecco 2”

“Ringrazio di cuore tutti quelli che hanno partecipato con spirito costruttivo a questa difficile discussione – ha concluso l’assessore – e che hanno dimostrato un grande affetto per la scuola”.