Ferrate lecchesi tra storia e opportunità, in tanti alla serata ai Resinelli

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Serata sulle ferrate lecchesi: i protagonisti del gruppo Gamma che le pensarono e le realizzarono sul finire degli Anni '70
Serata sulle ferrate lecchesi: i protagonisti del gruppo Gamma che le pensarono e le realizzarono sul finire degli Anni '70

Alla scoperta degli storici itinerari con chi li ha concepiti e realizzati

Le ferrate, grazie alla collaborazione di enti e associazioni, sono state recentemente riqualificate

PIANI RESINELLI – Una bella serata quella che si è svolta venerdì scorso ai Piani Resinelli organizzata dalla Comunità Montana Lario Orientale – Valle San Martino in collaborazione con il Gruppo Alpinistico Gamma e l’Uoei Lecco nell’ambito del programma di Resinelli Outdoor Experience.

Al centro della serata la storia delle ferrate Gamma 1 al Pizzo d’Erna e Gamma 2 al Dente del Resegone che, assieme alla ferrata del Medale, dopo una lunga chiusura per motivi di sicurezza, sono state oggetto di una importante riqualificazione frutto di un accordo di programma che ha visto la sinergia di diversi enti.

Lo storico di montagna Alberto Benini, insieme ad alcuni dei protagonisti che quelle ferrate le hanno pensate e realizzate sul finire degli Anni ’70, ha ripercorso quegli anni caratterizzati da una fervente vita associativa e da un nuovo modo di guardare alla montagna (QUI LA STORIA DELLA NASCITA DELLE FERRATE).

Alla serata era presente il presidente dei Gamma Riccardo Milani che ha traghettato l’associazione durante l’impegnativa operazione per reperire i fondi necessari per i lavori, mentre nomi storici come quelli di Aldino Anghileri, Robi Chiappa, Carlo Duchini, Renato Frigerio, Pierino Maccarinelli hanno ricordato che significato hanno avuto e hanno tutt’oggi quegli itinerari attrezzati.

serata le ferrate Lecchesi Riccardo Milani
Il presidente dei Gamma Riccardo Milani parla alla platea

Le ferrate non sono solo itinerari ad uso e consumo degli escursionisti (ricordiamo che sono riservati ad esperti e richiedono la giusta attrezzatura), ma sono prima di tutto un pezzo di storia dell’alpinismo lecchese che grazie a un importante lavoro di squadra sono state rimesse a nuovo. Collaborazione e sinergia, due concetti che ha richiamato anche il presidente della Comunità Montana Carlo Greppi nel suo saluto, mentre il sottosegretario di Regione Lombardia Antonio Rossi ha sottolineato come l’alpinismo sia fondamentale per valorizzare il nostro territorio.

Anche in passato diversi sono stati anche gli interventi promossi dalla Comunità Montana per riqualificare sentieri e vie di arrampicata. Si ricorda l’importante progetto Grigna-Medale 2002 che ha visto riattrezzare gli itinerari di arrampicata in Grigna Meridionale, Corna di Medale, Placche del San Martino e Pilastro Rosso nell’ambito del progetto della Comunità Montana Lario Orientale, con il finanziamento della Regione Lombardia, in occasione dell’Anno Internazionale delle Montagne. A 20 anni da quegli interventi, si sta pensando, con l’indispensabile supporto di Regione Lombardia, a nuovi progetti di riqualificazione.

Dopo questa bellissima prima serata, il venerdì 29 luglio (sempre alle 21.15 presso la piazza della chiesa dei Resinelli), in collaborazione con il gruppo Ragni della Grignetta, si svolgerà invece la serata dedicata alla celebrazione del 60° anniversario della prima salita italiana della parete Nord dell’Eiger, che nel 1962 fu scalata da due cordate di cui facevano parte anche i lecchesi Gildo Airoldi, Romano Perego e Pierlorenzo Acquistapace. All’appuntamento interverranno alcuni dei reduci ancora viventi dell’impresa, lo scrittore Giovanni Capra (autore del libro “Due cordate per una parete”) e gli storici dell’alpinismo Alberto Benini e Serafino Ripamonti.