Il comitato pendolari: “Bene i nuovi treni Caravaggio, ma servono investimenti sulla linea”

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Caravaggio

Il commento del portavoce dei pendolari alla luce dell’introduzione di 4 nuovi treni Caravaggio sulla S8

“Sicurezza e riders sono questioni da affrontare. E a Rfi chiediamo di aumentare sforzi e investimenti in vista delle Olimpiadi”

CERNUSCO / MERATE – Un plauso per l’introduzione dei nuovi treni Caravaggio sulla linea S8 (Milano – Carnate – Lecco), ma al contempo anche la consapevolezza che non basterà questa innovazione per garantire la puntualità lungo una tratta caratterizzata da ritardi, limitazioni e cancellazioni. E’ il commento espresso da Francesco Ninno, portavoce del Comitato dei pendolari del Meratese, in merito all’entrata in funzione sulla linea ferroviaria che collega Lecco al capoluogo milanese dei nuovi treni Caravaggio in doppia composizione.

“L’introduzione dei treni Caravaggio non basterà però da sola a garantirne la puntualità. Chiediamo anche a Rfi di aumentare sensibilmente, in vista delle Olimpiadi, gli sforzi e gli investimenti  perché non può certo bastare quello fatto sinora”.

Francesco Ninno
Francesco Ninno

Di seguito il comunicato completo

Da oggi entrano in funzione sulla S8 i nuovi treni Caravaggio in doppia composizione (li abbiamo già visti girare in prova nei giorni scorsi sulla nostra linea per le prime prove tecniche).

Siamo ovviamente contenti dello sforzo fatto da Regione Lombardia per il notevole investimento:  l’entrata in funzione di questi nuovi 4 treni (per ora saranno quindi 34 le corse effettuate al giorno dai Caravaggio) potrebbe ridurre sensibilmente i guasti e, conseguentemente, ritardi, limitazioni e cancellazioni. Le limitazioni, per i non informati, sono le limitazioni delle corse che di fatto vengono interrotte prima della reale destinazione per recuperare il ritardo accumulato (per esempio un treno che da Milano Porta Garibaldi deve andare a Lecco, giunto a Calolziocorte ha accumulato 40 minuti di ritardo, viene fermato e viene fatto tornare per prendere il posto del successivo treno che, anziché partire da Lecco per Milano Porta Garibaldi, parte invece da Calolziocorte. In questo modo si evita che il Milano Porta Garibaldi arrivi a Lecco con ritardo magari di 60 minuti e che non si cancelli la corsa successiva da Lecco a Milano PG. Ottima iniziativa, però tutta sulle spalle dei viaggiatori. Chi infatti stava viaggiando da Milano per Lecco, deve scendere a Calolziocorte e poi deve prendere il successivo treno per Lecco e quindi, se gli va bene, avrà perlomeno un ritardo di 50 minuti. Chi invece dalle stazioni di Lecco sino a Calolziocorte doveva raggiungere Milano ha comunque il treno cancellato e deve prendere il successivo (quindi almeno 30 minuti di ritardo).

Le limitazioni, quindi, risultano essere solo un danno effettivo per i viaggiatori e non penalizzano Trenord, non rientrando nel meccanismo del calcolo del bonus cui hanno diritto gli abbonati.

I nuovi treni Caravaggio comunque offriranno finalmente un maggior confort di viaggio: avremo finalmente un ambiente climatizzato, 890 posti a sedere su ogni treno, prese elettriche e USB per la ricarica di cellulari, pedane mobili per un miglior  accesso  per le persone a ridotta mobilità, telecamere di sorveglianza  e aree di stazionamento e ricarica per  biciclette elettriche.

L’aver accennato alla videosorveglianza e agli spazi per le biciclette ci fa venire in mente due criticità assai rilevanti per la linea Milano Lecco: la sicurezza (dei viaggiatori ma anche dei treni stessi che ultimamente sono oggetto di frequenti vandalismi da veri e propri delinquenti) e i riders (sono i lavoratori autonomi che si occupano principalmente di tramutare un ordine fatto in internet in una consegna (spesso di cibo) a domicilio.

La videosorveglianza non può limitarsi all’interno del treno ma occorre che anche le stazioni tornino ad essere presidiate e che i luoghi di sosta dei treni quando non sono in servizio siano sempre ben custoditi, così che taluni “imbecilli” (e qui siamo totalmente in sintonia con l’Assessore Terzi nella definizione di questi delinquenti dediti al danneggiamento) non possano agire del tutto indisturbati.

Per quanto riguarda i riders, auspichiamo che vengano individuate soluzioni alternative alla semplice sanzione a bordo treno, magari trovando delle aree in prossimità delle stazioni di Milano Porta Garibaldi, Monza e Lecco dove possano essere custodite le biciclette perché è impensabile che, soprattutto di sera quando si concentra il rientro da Milano verso la Brianza e il Lecchese di questi operatori, i treni siano completamente invasi dalle biciclette (senza contare poi che il biglietto spesso non viene pagato né per il viaggiatore, né tantomeno per la bicicletta).

Auspichiamo anche che Prefetti, Autorità locali e RFI collaborino con Trenord affinché vengano istituiti controlli in tutte le stazioni: andrebbe infatti impedito l’accesso ai treni a tutte le persone non in regola (non solo riders): è assurdo che il capotreno, spesso impotente e indifeso, debba quotidianamente rischiare anche la propria incolumità nell’esercizio delle sue funzioni. Aggiungiamo poi che l’allontanamento dal treno del passeggero irregolare comporta spesso il ritardo del treno perché deve di fatto intervenire la Polfer che, oltretutto, non è presente in ogni stazione.

Dicevamo che l’introduzione dei nuovi treni della S8 non basterà però da sola a garantirne la puntualità.

E RFI cosa fa?

Troppo poco.

Anche RFI deve, in vista delle Olimpiadi, aumentare sensibilmente gli sforzi e gli investimenti  perché non può certo bastare quello fatto sinora.

Occorre realizzare, e lo diciamo da anni:

  • Banalizzazione della tratta Monza-Lecco con passaggi tra i binari pari dispari.
  • Nuovo PRG della stazione di Monza
  • Tratta Lecco Colico: sistemazioni località di incrocio e contestuale incremento di velocità
  • Raddoppi selettivi con soppressione dei PL e tratte per effettuare gli incroci dinamici senza che il treno aspetti l’incrociante:
  • Piona – Colico
  • Colico – Delebio – Cosio
  • Ardenno – San Pietro – Castione
  • Ponte Valtellina – Chiuro – San Giacomo

Tutto questo è indispensabile non solo per la riduzione dei ritardi ma anche per garantire il tempo di percorrenza della tratta Milano-Lecco-Tirano entro le due ore, sempre che si voglia mantenere l’impegno per le Olimpiadi.

Regione Lombardia, per esempio, sempre in vista delle Olimpiadi del 2026, dovrebbe acquistare (entro il 2025) altri 46 nuovi convogli (di cui 20 destinati alla Milano-Lecco-Sondrio-Tirano).

In attesa, dunque, che nella prossima Conferenza Regionale del TPL vengano magari dati nuovi e positivi annunci, rinnoviamo l’auspicio che con il completamento della campagna vaccinale, si possa tornare a nuovi confronti tra Regione e Rappresentanti dei Comitati e dei Viaggiatori Lombardi.

Cernusco-Merate, 14 giugno 2021

Francesco Ninno

Comitato Pendolari del Meratese

 


Anche il PD insiste: “I nuovi treni, arrivano in ritardo”

LECCO –  “Nuovi treni sulla S8? Meglio tardi che mai” . Il consigliere regionale Raffaele Straniero e il responsabile trasporti della Federazione provinciale del Pd di Lecco, Antonio Gilardi commentano così l’entrata in servizio dei nuovi treni Caravaggio sulla linea S8 Milano- Carnate -Lecco, annunciata oggi dall’assessore regionale ai Trasporti, Claudia Maria Terzi.

“I nuovi treni- sottolineano Straniero e Gilardi- in verità arrivano un po’ in ritardo. Sono anni che i pendolari di questa linea martoriata sopportano di tutto, ritardi, cancellazioni e limitazioni. Anche questa mattina sulla linea S8 è stato cancellato l’8.06,Lecco-Milano Porta Garibaldi. Comunque meglio tardi che mai. Ora, con i treni nuovi, non ci saranno più scuse per sopprimere corse tre giorni su cinque, come accade spesso per i diretti da Milano Centrale come il 17.50 e il 18.48.”

“Ora è importante- continuano Straniero e Gilardi- che i nuovi treni coprano tutta l’offerta della S8 e non abbiano, come è successo con quelli introdotti finora, un ruolo marginale. Il materiale rotabile è molto importante (almeno saranno evitati i blocchi, per il caldo o il freddo, purtroppo frequenti in questi ultimi anni) ma essenziali sono anche la manutenzione e la gestione del servizio finora assolutamente carenti”.

“Chiediamo – concludono Straniero e Gilardi- la garanzia che tutti i diretti arrivino a Milano Centrale. Per ora l’ipotesi di farli terminare a Rogoredo è esclusa solo fino al 31 agosto. E auspichiamo, infine, che nella definizione degli orari siano coinvolti i comitati dei pendolari, cosa che fino ad oggi non è mai accaduta”.