Il concorso per il lungolago. “Intenzioni buone ma la partecipazione va aiutata”

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La lettera di Pierfranco Mastalli sul concorso di progettazione del nuovo lungolago di Lecco

“Idea giusta aprire ai pareri della cittadini ma bisogna metterli nelle condizioni di conoscere e valutare”

LECCO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Pierfranco Mastalli, ex assessore provinciale e già presidente di Legambiente Lecco, riguardo al concorso di progettazione del nuovo lungolago.

Pierfranco Mastalli

Mastalli evidenzia le difficoltà del comune cittadino nel leggere i progetti e dare un proprio giudizio. Poteva essere meglio allestita la mostra? E perché non mettere on line i progetti per agevolarne la diffusione e visione?

La lettera:

“Sono stato attratto dalla esposizione presso il Municipio di Lecco dei 19 progetti presentati per il concorso.

Ho tentato di approfondire tutto il copioso materiale esposto ma devo dire che ho faticato a leggere i testi sia per la complessità che per la quantità di informazioni, difficili da leggere anche per come sono presentati con la collocazione a partire da terra dei testi.

Mi è sembrata una buona intenzione sentire la cittadinanza, però la partecipazione deve essere aiutata.

Alla fine ho deciso di votare per un progetto che teneva in giusta considerazione la mobilità sull’acqua con i collegamenti con vari punti entro i confini del Comune , con la indicazione di un servizio sia per pendolari che turisti verso Nord di Lecco e verso Sud nel lago di Garlate, secondo una idea programmatica presente nel PTCP della Provincia di Lecco.

Mi pare una idea guida che poi porta ad organizzare e connettere il lago con le periferie della città con una riproposizione della mobilità con interscambi ferro, gomma, lago. Solo eliminando il sovraccarico cittadino di auto in entrata e uscita si potrà migliorare la qualità della vita e impostare uno sviluppo del turismo sostenibile.

Non si poteva mettere a disposizione sul sito del Comune il materiale ricevuto? E ancora, perché non permettere ai cittadini senza carta di identità del Comune di Lecco di esprimere il loro parere, oltre tutto non influente sulla graduatoria dei primi 5 progetti, già scelti da apposita commissione? Era l’occasione di sentire il polso dei “confinanti” su come desiderano che sia Lecco.

La buona intenzione c’è stata ma a mio giudizio si è persa una bella occasione per rendere concreta la partecipazione: penso come paragone al vicino Ticino dove i cittadini sono chiamati a decidere se si debba o no finanziare lo sviluppo dell’aereoporto di Agno”.

Cordiali saluti

Pierfranco Mastalli