Il Parini rischia la chiusura: “Pericolo crollo nell’80% delle aule”

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LECCO – Una sorpresa peggiore non poteva capitare quando manca poco più di un mese all’inzio dell’anno scolastico: l’80% delle aule dell’Istituto Parini di Lecco sono state giudicate non sicure, c’è il rischio che possano crollare i controsoffitti nella maggior parte dei locali.

Una doccia gelata per il personale della scuola, per gli studenti e per le loro famiglie che ad oggi non sanno se la campanella suonerà a settembre nell’edificio di via Badoni.

A certificare la pericolosità della situazione sono stati i controlli effettuati nei mesi scorsi dallo studio d’ingegneri incaricato delle verifiche dalla Provincia, verifiche rese possibili dal finanziamento del Ministero attraverso un apposito bando per la sicurezza dell’edifici scolastici.

Rocco Cardamone
Rocco Cardamone

“Abbiamo colto l’opportunità del bando e puntato sull’istituto Parini perché, per caratteristiche costruttive ed epoca di costruzione, poteva celare il rischio di sfondellamento dei solai e di caduta degli intonaci, così è stato” ha spiegato il consigliere provinciale Rocco Cardamone. Praticamente la stessa situazione che si era presentata in passato alle medie T. Grossi dove un controsoffitto ha ceduto nell’aula di artistica mettendo in luce le criticità della scuola.

Le indagini al Parini sono avvenute con battitura fisica dei soffitti, stanza per stanza, realizzando una mappatura del rischio che avrebbe evidenziato una diffusione del fenomeno nella gran parte delle aree dell’edificio.

Secondo una prima stima serviranno 1,2 milioni di euro per rimettere a norma l’istuituto.
“La situazione non è semplice e stiamo cercando insieme ai dirigenti di valutare la soluzione migliore per limitare i disagi” ha spiegato il presidente della Provincia, Flavio Polano che si è già mobilitato per recuperare le risorse attraverso il Ministero.

I lavori necessiteranno ovviamente del tempo, tra gara d’appalto e realizzazione degli interventi non basterà certo un mese. Quindi che fare?

Flavio Polano, presidente della Provincia
Flavio Polano, presidente della Provincia

Due le ipotesi al vaglio della Provincia e della dirigenza scolastica: trovare un’edificio pubblico alternativo, che però dovrà essere adeguato alle esigenze dell’attività scolastica (si è pensato anche all’ex sede del Politecnico in centro Lecco), oppure il doppio turno in un’altra scuola (è già stata espressa una preferenza dai dirigenti scolastici per il Badoni); in pratica gli studenti del Parini (1200 in tutto) inizierebbero le lezioni dopo le 14.30 per concluderle alle 19; una soluzione che però, ha sottolineato Cardamone, rischia di sconvolgere la vita delle famiglie oltre che causare ripercussioni al sistema di trasporto pubblico.

“Potrebbe esserci una terza soluzione, una mia opinione personale – sottoliena il consigliere – si potrebbe ipotizzare un intervento graduale, mettendo in sicurezza aula dopo aula e rendendole immediatamente disponibili all’uso. Questo potrebbe consentire di non abbandonare la scuola di via Badoni per questo anno scolastico”.