L’Amo è “sconfinato” nel 2020 firmato Giuseppe Villa (e non solo)

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Il creativo lecchese presenta il suo ultimo lavoro

Il vernissage domenica 1 dicembre allo Spazio Oto Lab di Rancio

LECCO – Cosa avrà “tirato fuori” questa volta Giuseppe Villa? Riuscirà a stupire ancora? Ebbene sì, il creativo lecchese non ha perso il tocco magico… Il progetto L’Amo (un gioco di parole, omaggio al nostro territorio, che richiama lago, montagna e amore) giunge al quinto anno ma non invecchia.

Abbiamo avuto il piacere di vedere in anteprima il nuovo lavoro che verrà presentato ufficialmente domenica 1 dicembre allo Spazio Oto Lab di Rancio. Senza spoilerare troppo, ecco perché non bisogna mancare.

“Un calendario apparentemente ‘sottile’ ma che si presta a una doppia lettura – racconta Giuseppe Villa (www.officinagiuseppevilla.com) -. Per il quinto anno del progetto ho voluto dare una svolta e sconfinare… verso Como. Il tema sono i confini e, attraverso la bellezza del lago, andiamo a esplorare un territorio con cui c’è una rivalità atavica. Una sorta di provocazione: il lago è un confine, unisce o divide, sta a noi guardare oltre e superare i preconcetti”.

E così, dopo la presentazione lecchese, ce ne sarà una comasca (data e luogo ancora da definire). Per il 2020, quindi, doppia presentazione, doppia copertina, doppio calendario e… Villa non è più solo.

“Da una parte il lago, dall’altra la montagna: 12 mesi più altri 12 mesi, ognuno può scegliere in base alla foto che piace di più, si può decidere liberamente quando e dove sconfinare. Accanto a una personale raccolta (disordinata) di fotografie del lago scattate nel 2019, c’è la montagna vista dall’obiettivo di 12 fotografi e appassionati, la maggior parte giovani o giovanissimi: uno scatto per raccontare la loro idea di montagna e così ho coinvolto (e ringrazio): Alberto Moroni, Andrea Brivio, Christian Varrone, Giacomo Perucchini, Giovanni Ripamonti, Guido Buratti, Pietro Bonacina, Roberto Valsecchi, Silvia Plebani, Stefano Milani, Tobia Scandolara e Tommaso Garota“.

Le atmosfere rarefatte dell’inverno o la vitalità di una festa, le sensazioni si rincorrono in un gioco dalle due facce: dritto o rovescio, fronte o retro, lato A o lato B… sta a voi scegliere. Un ultimo consiglio? Non perdetevi l’evento del 1° dicembre!

“Dalle 17 alle 20 nello splendido Spazio Oto Lab di Rancio (via Mazzucconi, 12). Una cornice perfetta per giocare con i visitatori che potranno ‘sconfinare’ durante la scoperta del calendario. Ci sarà anche una piccola mostra con gli scatti ‘non scelti’ dei 12 fotografi che hanno collaborato e con cui, mi auguro, possa nascere uno scambio e un confronto per possibili progetti futuri”. Di più non si può aggiungere, non vogliamo rovinare la sorpresa…