“L’Amo” sale leggero al San Martino, l’idea di Giuseppe Villa per il nuovo calendario

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C’è il lockdown? Il creativo lecchese studia una presentazione tra reale e virtuale

“Leggerezza, è questa la parola che vorrei accompagnasse il prossimo anno”

LECCO – Come un palloncino colorato scivola leggero dalle mani di un bimbo e sale in cielo, così il calendario del creativo Giuseppe Villa ha preso il volo per impigliarsi tra le rocce bianche e gli alberi del San Martino.

Novembre, di solito era il tempo di scoprire cosa si era inventato l’artista di Rancio per rilanciare e rendere curioso il suo progetto “L’Amo”. Era il periodo della presentazione del calendario. In questi anni sono cambiate location, il progetto si è sviluppato, è maturato, si è fatto sempre più coinvolgente sotto il profilo artistico, ma quell’aria di familiarità che si respira ai vernissage non è mai andata persa, così come quel gusto sottile che preannuncia il periodo di festa.

E quest’anno? “Presento un calendario che, fino all’ultimo, avevo deciso di non realizzare. Che senso ha realizzare un qualcosa che non puoi raccontare dal vivo? Perché tanto lavoro se non puoi nemmeno leggere negli occhi di chi guarda le emozioni che cerchi di trasmettere?”

L’arte però è una guida e fornisce le chiavi di lettura giuste soprattutto nei momenti più difficili: “In un anno così difficile, insolito, in cui tutti ci siamo adattati a nuove situazioni, ho pensato che ci doveva pur essere un modo diverso per comunicare il mio lavoro e così, un mese fa, è nato il sesto capitolo del calendario L’Amo 2021 dedicato al concetto di leggerezza. Un calendario legato al territorio, alle tradizioni, ai luoghi del cuore, al quotidiano con questa parola chiave, leggerezza, che invade tutti i mesi”.

Foto a colori si alternato a foto in bianco e nero, immagini scattate durante gli ultimi mesi e altre recuperate da vecchi libri o album di famiglia. Il calendario parla di un passato recente che, anche attraverso i pensieri dell’artista e delle persone che gli stanno accanto, è capace di dare una scossa proprio in un momento in cui il quotidiano sembra congelato dal virus.

“Leggerezza ma non superficialità. E’ questa la parola che vorrei accompagnasse il prossimo anno. Leggerezza come sensazione arrivati in cima a una salita faticosa. Leggerezza come aria fresca che ci entra nei polmoni e ci fa riprendere il respiro dopo aver faticato tra sassi ripidi. Leggerezza come sguardo nuovo su nuovi se pur familiari panorami”.

Una sensazione di leggerezza che pervade i cinque sensi: leggere le immagini, leggeri i messaggi e leggera la stessa carta utilizzata per l’opera. L’artista, nella realizzazione, ha lavorato in bella copia: “Quello che ne è uscito è un calendario senza troppi fronzoli, nessuna prova di stampa e spostamenti dal mio laboratorio ridotti al minimo indispensabile. Ho evitato di muovermi troppo e ho tradotto le miei idee in realtà da remoto, una scelta ovviamente dettata dalle condizioni di restrizione che stiamo vivendo”.

In questi anni, però, abbiamo imparato che l’evento di presentazione del calendario L’Amo è importante tanto quanto il calendario stesso: “Questa è stata la parte più complicata, mi sono dovuto mettere in gioco e spremere il cervello. L’idea è stata quella di una presentazione tra virtuale e reale: ho esposto i 12 mesi del calendario al San Martino, su uno dei balconi più belli di Lecco. Ho scelto una spazio fisico all’aperto per realizzare una presentazione a distanza che prende corpo attraverso la documentazione di questa istallazione sui miei canali social. E’ stata la natura a offrirmi lo spazio giusto per presentare il mio calendario”.

Chi in questi giorni sale al San Martino può godere di questa bella sorpresa, ma attraverso i social (Facebook e Instagram) è possibile vedere il nuovo lavoro del creativo lecchese. Il calendario si può trovare presso lo spazio creativo di via Partigiani, 41 a Lecco (previo appuntamento).