Coronavirus. Il sindaco Brivio: “Numeri in aumento, oggi oltre 60 positivi a Lecco città”

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Il sindaco di Lecco Virginio Brivio

Il sindaco ai cittadini: “Siamo noi il primo rimedio”

A Lecco 60 i positivi al coronavirus, 100 in quarantena: “Dato reale sicuramente più alto”

LECCO – “Purtroppo l’evoluzione della diffusione del coronavirus non volge al bello (cioè non è in riduzione) e la città di Lecco continua a vedere numeri in aumento anche con situazioni critiche sotto il profilo sanitario: oggi in città oltre 60 i cittadini positivi, almeno cento in quarantena ma, a causa dei tempi tecnici degli accertamenti e per gli asintomatici che ‘sfuggono’ all’evidenza, il dato reale è sicuramente più alto“.

A fronte della delicata situazione il sindaco di Lecco Virginio Brivio parla ai suoi cittadini: “Il Coronavirus non solo è insidioso, aggressivo e molte volte letale ad ogni età, anche se si accanisce maggiormente sui nostri anziani: ma essendo sconosciuto alla scienza, ha fatto coincidere i protocolli con i divieti generalizzati per arginare il fenomeno. Non c’è un farmaco risolutivo ma comportamenti individuali e collettivi per il bene comune. Siamo noi tutti il primo rimedio in assenza, appunto, di un farmaco che lo debelli. E’ questo che esplicitamente o implicitamente ci chiedono gli instancabili e coraggiosi operatori sanitari dei nostri ospedali, i medici curanti e coloro che a domicilio e nelle residenze per anziani e disabili (operatori dei servizi sociali, volontari di protezione civile, operatori dei servizi pubblici, della Polizia locale e delle Forze dell’ordine), si sono affiancati in queste ultime settimane in quella rete invisibile ma reale che si è costituita sul territorio”.

“Mi pare che i lecchesi abbiano in questi ultimi giorni compreso la gravità della situazione e si attengono con rigore alle prescrizioni: restare a casa, svuotare la città ma consapevoli che ciò riempie il cuore di tutti coloro che compiono, anche a nostro nome, gesti di grande responsabilità e coraggio – continua -. Sono convinto che, al di là dei numeri freddi e talvolta atroci, si stia rinnovando una comunità che, pur nata dal rischio della paura, promette di essere un collante potente per il nostro domani. Mi piacerebbe che, usciti da questa sfida epocale, per la quale usiamo termini persino bellici, si possa essere meno ‘social’ e più ‘sociali’ “