Lecco. Saliranno a 314 i posti disponibili tra asili nido e centri prima infanzia

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Bambini asili asilo nido
(Foto di freestocks-photos da Pixabay)

Nel prossimo consiglio comunale il rinnovo della convenzione (biennale) tra Comune e gestori

Richieste sempre più elevate, nonostante il calo di natalità. Oltre 100 mila euro destinati dal Comune al sostegno di questi servizi

LECCO – Incrementare i servizi pubblici legati alla prima infanzia, renderli accessibili dal punto di vista economico e garantirne la qualità. Tutti obiettivi che l’Amministrazione del capoluogo lecchese si è posta e intende perseguire attraverso il rinnovo della convenzione con i soggetti onlus e i gestori di servizi della prima infanzia a Lecco, tema di cui si è discusso in sala consiliare durante la Commissione Consiliare III di ieri sera, mercoledì.

“Portiamo questa delibera in vista del consiglio comunale, dove proporremo l’approvazione dello schema di convenzione – spiega Emanuele Manzoni, assessore al Welfare e ai Servizi Sociali – su cui già negli anni passati avevamo discusso. Il Comune di Lecco dispone di un buon numero di posti, che in questi anni sono incrementati, e l’apertura del nuovo nido a Bonacina andrà proprio nella direzione di aumentare ulteriormente questi servizi, considerato le richieste destinate a essere sempre più elevate. Infatti, seppur vi sia un calo di natalità, questo è controbilanciato dalle nuove esigenze delle famiglie, che negli anni hanno modificato abitudini e consuetudini. Grazie al convenzionamento sarà possibile per le famiglie abbattere i costi delle rette, usufruendo in particolare della misura “Nidi gratis”. Garantiremo poi che i gestori delle strutture rispettino determinati standard di qualità, come per esempio il rapporto numerico tra operatrici e bambini che frequentano i servizi”.

Complessivamente diventeranno così 314 posti disponibili nelle strutture dell’infanzia a Lecco, contando sia quelle pubbliche che private, con sette asili nido in tutta la città e due centri di prima infanzia.

Tredici articoli compongono la bozza di convenzione, indicanti: finalità, oggetto della convenzione, gli impegni dei gestori (tra cui accogliere nelle strutture dedicate alla prima infanzia bambini con disabilità, dare priorità alle famiglie residenti a Lecco, collaborare con i servizi dell’area 4 del Comune di Lecco per l’inserimento di minori segnalati e, soprattutto, accogliere i soggetti in lista d’attesa negli asili comunali “Arcobaleno” e “Arca di Noè”). Sotto l’aspetto formazione e aggiornamento, i soggetti no profit devono partecipare a iniziative promosse dal Comune e essere presenti, tramite propri rappresentanti, al Tavolo di coordinamento territoriale dei servizi di prima infanzia e agli incontri di coordinamento pedagogico previsti dal sistema 0-6 anni, rete di confronto che mette al tavolo tutti i soggetti territoriali pubblici e del privato sociale per costruire insieme progettualità e discutere sull’offerta pedagogica.

Il supporto economico che il Comune di Lecco si impegna a dare per questi servizi, già approvato nel bilancio preventivo, è pari a 101.900 euro, ripartiti con una quota pro-capite per ogni bambino residente a Lecco di 652 euro, più una cifra forfettaria a favore dei centri di prima infanzia. “Fondi che saranno sufficienti a coprire tutte le esigenze”, ci tiene a sottolineare l’assessore. A spiegare le modalità di erogazione delle risorse Marinella Panzeri, Dirigente presso Area 4 – Politiche sociali, per la casa e per il lavoro, istruzione e sport del Comune di Lecco: “Il 30% dei 652 euro destinati a ogni bambino stanziati dal Comune viene dato in autunno in base alla capienza complessiva che il nido ha perché gli inserimenti possono esserci anche nel resto dell’anno, non disponiamo di un dato stabile rispetto a quanti stanno frequentando. Entro aprile sarà distribuito l’importo mancante basandosi sulla lista dei frequentanti effettivi”.

Rispetto ai doveri a cui i gestori dovranno sopperire, il consigliere Lorenzo Vassena (Alleanza Verdi Sinistra – Cambia Lecco) si è domandato se vi siano organismi di controllo atti a verificare che questi adempimenti vengano rispettati. A rispondere ancora una volta Panzeri: “I controlli avverranno seguendo due modalità: a fine anno i soggetti gestori dovranno redigere una relazione scritta in cui segnalano il perseguimento di tutti gli obiettivi condivisi all’interno della convenzione. Parte dei controlli spetteranno anche ad ATS”.

Ha posto l’accento su una questione estremamente delicata invece il consigliere Stefano Parolari (Lega), trattando di come secondo lui i livelli di retribuzione degli operatori nei servizi di prima infanzia lecchesi, e più in generale nel sociale, siano inferiori rispetto a quelli dell’area milanese. Sul punto Manzoni si è così espresso: “Certamente è un settore in cui bisogna ritornare a investire, perché è fondamentale per la tenuta del sistema welfare. Come territorio lecchese abbiamo già due anni fa definito un accordo con i soggetti dell’Impresa Sociale Girasole di aumentare le retribuzioni di lavoratori operanti nei settori dei servizi sociali. Recentemente è arrivato l’adeguamento contrattuale, con il rinnovo del contratto collettivo nazionale. Crediamo moltissimo nelle persone che lavorano in questo settore, e crediamo sia giusto impegnarsi per far sì che simili servizi tengano sul territorio”.