L’ex collegio La Madonnina di Campo de’ Boi compie 100 anni

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Inaugurato nel 1921 è stata casa vacanze dei collegi arcivescovili di Saronno, Desio e Tradate

Don Fernando Pozzoli: “Il mio cuore è ancora lassù”. In esclusiva le foto della cappelletta con gli affreschi di Ernesto Bertagna tra i primi allievi della “Beato Angelico”

 

LECCO – Compirà 100 anni il prossimo Luglio l’ex collegio La Madonnina di Campo de’ Boi, inaugurato nel 1921. Per più di 50 anni è stata casa vacanze dei collegi arcivescovili di Saronno, Desio e Tradate, rimasta in funzione fino agli anni 1975/1976.

Edificio ben visibile da Lecco, sorge su una splendida balconata alle pendici del Magnodeno e più dietro, a fare da contrafforte, il Resegone. Realizzato con gli stessi sassi ricavati durante gli scavi per la costruzione, all’esterno l’ex collegio si conserva ancora bene. Dietro, si trova un secondo edificio destinato a foresteria e casa del custode. In tempi recenti il prato che li divide è stato transennato, mentre resta accessibile il versante che guarda la città di Lecco con il suo magnifico porticato e una stupenda vista sulla città e sul lago. Qui, si trova una statua della Mandona rivolta verso Lecco, come a voler abbracciare la città, mentre più dietro, un cippo ricorda la data di realizzazione: 1921, e i tre collegi di Saranno, Desio e Tradate.

ex collegio madonnina campo de boi

Tra coloro che ne proposero la realizzazione ci fu don Giuseppe Polvara, architetto lecchese, nato a Pescarenico, che divenne insegnante al collegio di Saronno, nonché fondatore della scuola d’arte Beato Angelico, venuto a mancare 29 anni dopo l’inaugrazione dell’edificio, nel 1950.

A ricordare gli anni in cui centinaia di ragazzi dei collegi di Saronno, Desio e Tradate raggiungevano Campo de’ Boi durante le vacanze estive è don Fernando Pozzoli, classe 1933, oggi sacerdote presso il Santuario di Nostra Signora della Vittoria a Lecco.

“Dal 1958, anno in cui sono sono diventato prete, Campo de’ Boi è stata la mia prima destinazione pastorale. Mi avevano assegnato al collegio di Saronno, ma d’estate il collegio ‘trasmigrava’ a Campo de’ Boi – racconta – Sono stati anni meravigliosi. Da qui sono passati tantissimi ragazzi e quella grande casa era diventata un punto di incontro anche per le persone che risiedevano a Campo de’ Boi. Si era creato un rapporto bellissimo e più che una grande comunità era diventata una grande famiglia, dove ci si aiutava l’un l’altro. In tempi più recenti, ricordo anche qualche capodanno organizzato con gli oratori maschili e femminili di Germanedo”.

ex collegio madonnina campo de boi

L’ex Collegio, per diverso tempo, era diventato anche luogo di ritiro, come ricorda sempre don Fernando: “Gli alunni della scuola d’arte ‘Beato Angelico’ durante la Settimana Santa salivano per fare i ritiri spirituali, momenti di preghiera e meditazione”.

Ma quella grande casa servì anche da rifugio durante il periodo bellico: “Io ci andavo solo d’estate, ma l’ex collegio venne abitato anche per alcuni inverni durante gli anni della guerra. Quando il collegio di Saronno venne occupato dai tedeschi, diverse classi furono trasferite a Campo de’ Boi”.

Tra le numerose persone che visitarono l’ex Collegio, ci fu anche l’Arcivescovo di Milano cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, che salì a Campo de’ Boi il 7 settembre 1930.

Un luogo tutt’ora amato e apprezzato da numerosi lecchesi e non solo e meta di tanti escursionisti, ma per don Fernando resta un posto davvero speciale: “Sono stati anni indimenticabili – conclude – Il mio cuore è ancora lassù”.

Oggi l’ex Collegio è chiuso e inagibile, ma è ancora ben conservata la cappelletta che si trova nell’edificio, sul lato destro guardandolo dall’ingresso, affrescata da Ernesto Bertagna tra i primi allievi della scuola d’arte del “Beato Angelico”. Si tratta di un raro esempio di iconografia sacra-naturalsitica denominata “Il cervo alla fonte”. Un dipinto che si sviluppa su quattro lati della cappelletta, che vanta, tra l’altro, anche un soffitto a cassettoni in legno meraviglioso.

cappelletta ex collegio madonnina campo de boi
L’ingresso della cappelletta dell’ex collegio Madonnina a Campo de’ Boi

In esclusiva, grazie alla concessione di Unicalce, divenuta proprietaria dell’immobile, e al custode Giandomenico Manzoni che ci ha accompagnati, siamo potuti entrare nella cappelletta. Visita che condividiamo con tutti i nostri lettori attraverso la galleria fotografica che trovate di seguito.

In occasione del centenario dell’ex collegio, a Campo de’ Boi sono previste delle iniziative in programma il 10 e 11 Luglio e il 29, 30, 31 Luglio e l’1 Agosto.

 

cappelletta ex collegio madonnina campo de boi
La parte posteriore dell’ex collegio
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La campanella suona per annunciare l’inizio della messa, delle preghiere, ma anche per avvisare che il pranzo era pronto

cappelletta ex collegio madonnina campo de boi