L’idea: un ponte tibetano per raggiungere il Regismondo

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Gianmario Maver

LECCO – Un ponte tibetano tra le guglie che portano al Regismondo. Questa l’idea che Gianmario Maver, fondatore del gruppo Beck, lancia alla città di Lecco. 

“Perchè non rendere più avventuroso e spettacolare il sentiero che dal San Martino porta al monte Regismondo con la realizzazione di un ponte tibetano di circa 30 metri – si domanda Maver – Il ponte unirebbe il penultimo ‘cocuzzolo’ alla base della guglia finale del Regismondo, la cui cima è raggiungibile lungo un sentiero irto che nel tratto finale presenta alcune roccette da superare con l’ausilio di catene”.

Maver, classe 1959, laorchese d’adozione ma nativo di Calolziocorte, è attivo da anni sul territorio nell’ambito montano, a tal punto da dare vita al gruppo dei Beck.
Sorto nel 2004, il sodalizio, nel corso degli anni, si è fatto conoscere per diverse iniziative tra cui, ricordiamo, la risistemazione del sentiero che porta al Regismondo. Attività che hanno consentito ai Beck di raccogliere consensi e fiducia a tal punto da essere inseriti nella Commissione Sentieri della grande famiglia del Cai Lecco con lo stesso Maver a ricopre il ruolo di responsabile. Non solo, ma Maver è stato anche il progettista del crocione del San Martino, installato dal Ger (Gruppo Escuriosnisti Rancesi) nel 2014 e realizzato da Gianbattista Facchini della Carpenteria Olginatese.

“La mia può sembrare un’idea strampalata, ma i pinnacoli che caratterizzano il gruppo del San Martino, Monte Medale e più dietro del Coltignone, si prestano a questo tipo di percorsi. A dire il vero si potrebbe pensare a qualcosa di più, ma al momento fermiamoci qui e vediamo se qualcuno si farà avanti. Sarebbe anche bello riuscire a coinvolgere il Politecnico nella progettazione del ponte che regalerebbe una vista tra monti e lago unica. Sicuramente potrà diventare un’attrazione in più per gli escursionisti lecchesi e non solo. Di esempi ce ne sono parecchi, uno su tutti il Sentiero dei Fiori in Adamello”.

E di esempi ce ne sono davvero tanti, con i dovuti rapporti e le dovute differenze, c’è chi dall’idea è passato ai fatti, come in Svizzera a Randa nel cantone Vallese, dove è stato da poco inaugurato il ponte tibetano più lungo del mondo: 494 metri, largo 65 centimetri e sospeso a 85 metri da terra.  Mentre ben più lontano, c’è chi ha fatto qualcosa di altrettanto spettacolare: si trova infatti a Pechino il ponte di vetro, sospeso a 180 metri da terra. Due passeggiate mozzafiato vietate ai deboli di cuore.