Nuovo Welfare partecipato, firmato l’Accordo Territoriale

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LECCO – Ats Brianza, Enti locali, Erogatori, Associazioni e mondo del Volontariato insieme per costruire insieme “un nuovo welfare”. Sabato mattino presso l’Aula Magna dell’Ospedale Manzoni di Lecco i rappresentanti degli enti coinvolti e il sottosegretario regionale Daniele Nava hanno firmato l’Accordo Territoriale, impegnandosi così per far evolvere il sistema dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali con l’obiettivo di assicurare ai cittadini un percorso di assistenza adeguato ai singoli bisogni, garantendo allo stesso tempo continuità, rispetto per la propria libertà di scelta e appropriatezza delle cure.

Gremita l’Aula Magna dove si è svolto il convegno, alla presenza di Massimo Giupponi, Direttore Generale dell’Ats Brianza, Daniele Nava, i presidenti dei Consigli di Rappresentanza dei Sindaci di Lecco e Monza, Riccardo Mariani e Maria Antonia Molteni, il direttore generale della Sanità Lombarda Giovanni Daverio e diversi altri rappresentanti degli enti coinvolti nell’Accordo Territoriale, tra cui Roberto De Capitani, presidente Uneba lecco e Roberto Zini di Uneba Monza Brianza.

 

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Da sinistra: Maria Antonia Molteni, presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci di Monza, Riccardo Mariani, presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci di Lecco, Daniele Nava, Sottosegretario regionale e Massimo Giupponi, direttore generale dell’Ats Brianza

 

Assente invece il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, impossibilitato a raggiungere il convegno per un impegno istituzionale.

“L’accordo è nato ascoltando il territorio ed è volto a promuoverne lo star bene, il benessere – ha esordito Giupponi – una persona è in salute quando si sente bene, si può muovere liberamente, esprime le proprie potenzialità. Uno stato di benessere che non è generato solamente dalla sanità – ha proseguito – ma che interviene quando la salute viene meno, per lo più. Il benessere della nostra comunità è un impegno collettivo: per poter migliorare sono necessari il confronto continuo e condivisione delle conoscenze. Attraverso la costituzione di appositi tavoli permanenti di confronto il nostro primo impegno sarà mettere in comune le informazioni necessarie per comprendere l’evoluzione della salute nel nostro territorio e rilevare i bisogno. Quindi come seconda cosa intendiamo programmare in maniera partecipata e costante le priorità di interventi definendo obiettivi di anno in anno. Ringrazio tutti per il supporto a fare rete, costruiamo insieme questo nuovo welfare” ha detto Giupponi.

“Quanto andiamo a sottoscrivere – hanno aggiunto i presidenti dei Consigli di Rappresentanza dei Sindaci di Lecco e Monza – ci permette di porre le basi per la condivisione dei presupposti per il nuovo welfare partecipato. E’ un obiettivo importante per gli Enti Locali, attori prioritari con Ats del percorso di riorganizzazione dei servizi che riguardano la salute dei cittadini. Il sistema è già ricco ma deve dotarsi di una capacità in più di programmare e attivare servizi integrati su ampio territorio. Il nostro sarà un impegno totale”.

Ogni sei mesi come annunciato Ats e Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci in coordinamento con tutti i soggetti sottoscrittori valuteranno l’efficacia delle forme di cooperazione attivate.

 

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L’Aula Magna dell’Ospedale sabato mattino durante il convegno

 

1 milione 204.808 la popolazione distribuita tra Lecco, Monza e Vimercate ovvero il territorio dell’Ats Brianza, il cui 8,5% di origine straniera. 145.708 i ricoveri registrati nel 2015 in ospedali dell’Ast Brianza (la maggior parte dei quali a Monza e Lecco), 73,7% dei quali (in media) a favore dei residenti in Ats, il 19,4% in altre Ats lombarde e il 6,9% verso residenti in altre regioni/stranieri.

La nostra sanità è un’eccellenza – ha detto il Sottosegretario Nava – è quella che costa meno di tutte, meno del 5% de Pil, eppure è quella che garantisce le migliori risposte. Nonostante ciò è un sistema che abbiamo deciso di migliorare ulteriormente. La Legge 23/2015 – ha proseguito – rappresenta una forte novità rispetto all’organizzazione del Sistema sanitario nazionale. Si è scelto di lavorare insieme perché è interesse comune fare in modo che il sistema lombardo, insieme a quello nazionale, sia adeguato ai tempi e dia le risposte migliori possibili al minor costo possibile. Dalla semplice cura al paziente al prendersi cura con continuità del paziente” ha concluso.

Il convegno si è concluso con la firma dell’Accordo Territoriale da parte di tutti gli enti.