Nutrie, ‘sì’ della Provincia: “4 mila abbattimenti in tre anni”

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La Provincia dà il via libera ad un intervento di eradicazione delle nutrie

Il consigliere Crippa: “Prevediamo 4 mila abbattimenti nel triennio”

LECCO – Catture e abbattimenti: il destino delle nutrie è già scritto in un documento approvato lunedì sera dalla Provincia di Lecco e che punta all’eradicazione di questo roditore dal territorio provinciale di Lecco.

Un documento, si legge, “propedeutico all’attuazione degli interventi necessari per il contenimento” della nutria  che oggi popola le rive del lungo Adda e del Lago di Garlate.

Claudio Usuelli, presidente della Provincia di Lecco

“Fino al 2014 la nutria è stata considerata specie di fauna selvatica ed era possibile adottare interventi di contenimento previa autorizzazione dell’Ispra – ha ricordato Claudio Usuelli, presidente della Provincia di Lecco – nel 2014 la modifica normativa ha cambiato il suo status giuridico escludendola, al pari di talpe e ratti, dalla fauna selvatica oggetto di tutela. Nel 2016, infine, la nutria è stata inclusa nell’elenco delle specie esotiche invasive da sottoporre a misure di gestione efficaci, consistenti in interventi fisici, chimici o biologici letali, volti all’eradicazione e al controllo numerico”.

La Provincia, ha spiegato il presidente Usuelli, ha ipotizzato l’affidamento delle catture e degli abbattimenti, così come lo smaltimento delle carcasse, in una prima fase ad un operatore specializzato per poi fruire anche di volontari.

Due le possibilità per i Comuni: agire in modo autonomo al prelievo degli animali oppure unitariamente con intervento gestito dalla Provincia.

Quattro mila abbattimenti

Bruno Crippa

La Provincia destinerà 240 mila euro per il piano di abbattimenti. “Oggi è stimata una presenza fino a 1800 esemplari sul nostro territorio – ha spiegato il vicepresidente Bruno Crippa – ma la nutria partorisce fino a 15 piccoli ogni anno, quindi la sua popolazione è destinata a crescere. Abbiamo quindi preventivato l’abbattimento di 4 mila esemplari a partire dall’inverno del prossimo anno.

Una misura accolta favorevolmente dalla Lega che ha chiesto interventi anche per contenere la diffusione dei cinghiali e dei cormorani.

Le sterilizzazioni

Il Comune di Lecco, attraverso l’assessore all’Ambiente, Alessio Dossi, aveva auspicato un’altra strada, quella delle sterilizzazioni. Una possibilità che non sembra essere stata abbandonata dal capoluogo che porterà avanti comunque la sua richiesta di autorizzazione all’Ispra.